I cali del Ftse Mib hanno trascinato verso il basso anche le altre borse del vecchio continente

La tassa sugli extraprofitti delle banche varata dal governo nel Consiglio dei ministri di ieri, 7 agosto, trascina verso il basso i titoli bancari a Piazza Affari, facendo fare un tonfo al Ftse Mib. L’indice principale milanese chiude in calo del 2,12% perdendo 942 punti. Tra i titoli che hanno registrato i maggiori cali, Bper Banca ha ceduto il 10,94% e Banca Mps il 10,83%. Finecobank è invece crollata del 9,91% mentre Banco Bpm ha registrato un -9,09%

Incertezza sul funzionamento della tassa

Intesa Sanpaolo lascia oggi sul terreno l’8,67%. Unicredit ha ceduto il 5,94%. Banca Pop Sondrio, che oggi ha presentato i conti con utile netto a +91%, ha ceduto il 5,73%. Gli analisti intanto si esercitano con i calcoli: per Jefferies i prestatori in Italia hanno trasferito ai depositanti in media il 12% dell’aumento dei tassi, contro il 22% nell’area dell’euro, ha calcolato Jefferies. Come riferisce The Guardian, la banca d’affari ritiene che ci sia incertezza su come funzionerà esattamente l’imposta sui guadagni inaspettati in Italia e su quanto ammonterà. 

Milano maglia nera in Europa

I cali a Milano hanno trascinato verso il basso anche le altre borse europee, che hanno chiuso tutte in negativo, ma Piazza Affari è stata maglia nera nel vecchio continente. Il Dax di Francoforte ha perso l’1,10%, Parigi ha ceduto lo 0,69% mentre Londra ha visto una perdita dello 0,36%

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