Il leader della Cgil: "Vogliamo dare un futuro ai giovani e a questo Paese"

(LaPresse) “Vorrei che fosse chiaro un punto: noi ieri al governo siamo partiti dai giovani e dal dare un futuro a questo Paese. Mettere al centro i giovani vuol dire, innanzitutto, cancellare tutte le forme di lavoro precario. Vorrei che tutti riflettessero su questo punto”. Lo ha dichiarato il segretario generale della CGIL, Maurizio Landini, lasciando Palazzo Chigi dopo l’incontro tra governo e sindacati in occasione del Labour20. “Questa ripresa che stiamo vivendo ha determinato in questi mesi posti di lavoro. Quasi un milione di posti di lavoro, che però sono tutti precari e tutti con durate molto limitate”, ha sottolineato Landini. “Vogliamo cambiare questa cosa? Noi siamo partiti da lì perché, se vuoi dare un futuro al Paese e un futuro ai giovani, ci deve essere un lavoro non precario. E avere un lavoro non precario vuol dire avere anche la pensione, altrimenti non ce l’hai, e vuol dire creare anche un lavoro in cui le persone si realizzano. Questa è la nostra rivendicazione. Spero che capiscano che dare un futuro al nostro Paese vuol dire partire dal lavoro e non contro il lavoro”.

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