Roma, 23 ott. (LaPresse) – Ad agosto cala il fatturato dell’industria italiana, registrando una diminuzione su luglio dell’1,6%, con variazioni negative sia sul mercato interno (-2,2%) sia su quello estero (-0,5%). Lo rileva l’Istat. Corretto per gli effetti di calendario (i giorni lavorativi sono stati 21 contro i 20 di agosto 2014), il fatturato totale scende su anno del 2,4%, con flessioni del 3,3% sul mercato interno e dello 0,4% su quello estero.

Gli ordinativi all’industria diminuiscono ad agosto del 5,5% su luglio, con cali del 7,4% per gli ordinativi interni e del 2,8% per quelli esteri. Lo riferisce l’Istat. Nel confronto con agosto 2014, l’indice grezzo degli ordinativi segna un aumento del 2,1%. L’incremento più rilevante si registra nei mezzi di trasporto (+14,3%), mentre la flessione maggiore si osserva nelle industrie tessili (-6,5%).

Nella media dei tre mesi terminati ad agosto, l’indice complessivo registra una flessione dello 0,1% rispetto ai tre mesi precedenti con variazioni identiche per il fatturato interno ed estero.

Tornando ai dati del mese, gli indici destagionalizzati del fatturato segnano decrementi congiunturali per l’energia (-5,9%), per i beni intermedi (-2,2%) e per i beni di consumo (-2,1%), mentre i beni strumentali registrano un aumento (+0,8%). L’indice grezzo del fatturato aumenta, in termini tendenziali, dello 0,8%: il contributo più ampio a tale risultato viene dalla componente interna dei beni strumentali.

Per il fatturato l’incremento annuo più rilevante si registra nella fabbricazione di mezzi di trasporto (+21,0%), mentre la maggiore diminuzione del settore manifatturiero riguarda la fabbricazione di coke e prodotti petroliferi raffinati (-19,7%).

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