L'economista ha commentato la previsione in Legge di Bilancio che prevede un miliardo e mezzo di risparmi in tre anni
Carlo Cottarelli, economista dell’Osservatorio Conti Pubblici dell’Università Cattolica ed ex commissario straordinario alla ‘spending review’, ha commentato la previsione in Legge di Bilancio che prevede un miliardo e mezzo di risparmi in tre anni di ‘cura dimagrante’ imposta ai ministeri dalla Manovra, come si legge nel testo inviato alla Camera. “Così all’ultimo non si poteva fare di più, ma il problema è la mancanza di un piano strutturale di revisione della spesa pubblica, un piano che era da iniziare prima. Agendo così, all’ultimo momento, c’è il rischio che per i ministeri – più che un’azione strutturale di risparmio – si tratti di dover tirare la cinghia”, ha detto Cottarelli. I risparmi di spesa ammontano a 300 milioni di euro per l’anno 2025, 500 milioni di euro per l’anno 2026 e 700 milioni di euro a decorrere dall’anno 2027 in termini di indebitamento netto. “Una revisione della spesa pubblica andava fatta molto prima, anche un anno prima”, aggiunge Cottarelli. “Facendo un esempio, è come se invece di evitare che due corpi di polizia facciano lo stesso intervento, all’ultimo gli si dicesse in generale di risparmiare: il rischio, più di portarli una revisione razionale delle loro spese e a una divisione dei loro compiti, è che entrambi si mettano a risparmiare su tutte le loro attività. Con il rischio che poi questo abbia ricadute in termini di servizi offerti alla cittadinanza”, ha aggiunto Cottarelli.
Cottarelli: “Governo ok su deficit, agenzie rating lo dimostrano”
“C’è un miglioramento generale nella situazione del deficit, e va sottolineato che il governo ha evitato di spendere tutto il ‘tesoretto’ derivante dalle maggiori entrate fiscali. Il deficit è stato ridotto, e questo è stato premiato anche dalle agenzie di rating”, ha concluso Cottarelli.
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