Milano, 27 feb. (LaPresse) – Il fondo sovrano Qia (Qatar Investment authority) sale dal 40% detenuto dal maggio 2013, al 100% nel progetto di Porta Nuova subentrando agli investitori iniziali: Hines, Unipol Sai, ed i fondi Mhrec, Hicof, Coima e Galotti. L’entità dell’investimento non è stata resa nota, l’area oggetto del progetto di riqualificazione comprende tutta l’area attorno a Porta Garibaldi, e nel suo complesso ha un valore di mercato di 2 miliardi. Porta Nuova comprende 25 edifici tra cui la torre che ospita la sede di Unicredit, ed il cosiddetto ‘Bosco Verticale’ che è già stato venduto al 65%. La parte residenziale di Porta Nuova comprende 380 unità abitative in 13 edifici. Tra le società che già hanno scelto Porta Nuova come sede ci sono: Nike, Google e molte griffe della moda. Hines Italia Sgr continuerà a gestire i fondi d’investimento di Porta Nuova, property e project management invece sarà gestita da Coima della famiglia Catella.

Manfredi Catella, a.d. di Hines Italia Sgr, parlando con la stampa, ha spiegato come il rendimento medio per gli investitori che oggi lasciano il posto ad Qia è stato del 30% in 5-6 anni, con rendimenti diversi a seconda della lunghezza dell’impegno, i primi investitori crearono un capitale iniziale di 300 milioni. Catella ha poi aggiunto: “In Italia abbiamo investito negli ultimi anni circa un miliardo”. L’impegno di Qia durerà fino al 2030, quindi 15 anni essendo partito questa’anno. La firma dell’accordo è avvenuta in queste ore. “Tutti gli investitori che lasciano il posto a Qia sono molto soddisfatti – ha spiegato – il 30% è un buon risultato, specie in un periodo di crisi dell’immobiliare come questo in Italia. Ed infatti sono soprattutto i fondi americani ad essere soddisfatti”.

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