Tutto pronto per il debutto romano di una pietra miliare della commedia

Tutto pronto per il debutto romano, questa sera al Teatro Quirino, dello storico spettacolo ‘Se devi dire una bugia dilla grossa’. Protagonisti principali Antonio Catania, Paola Quattrini in uno dei suoi ruoli più famosi, Gianluca Ramazzotti e Paola Barale, che racconta a LaPresse l’emozione che si prova a riportare una pietra miliare della commedia su un palco tanto prestigioso: “L’emozione della prima al Quirino è tanta, si sente, noi abbiamo una chat dei ‘bugiardosi’ e sto vedendo che tutti abbiamo una carica di emozione per stasera, e ognuno ha il suo modo per scaricarla. È un teatro importante, prestigioso, e questa è una commedia di alto livello e farà bene ai cuori e all’anima delle persone che ci vengono a vedere. È una commedia comica che per un paio d’ore ti porta dentro una bolla, facendoti dimenticare quello che c’è fuori, è tirare un attimo un sospiro di sollievo”.

Riprendere uno spettacolo come ‘Se devi dire una bugia dilla grossa’, cavallo di battaglia della ‘ditta’ Dorelli, Quattrini, Guida, dopo 30 anni dalla prima rappresentazione del 1986, è come avere in mano una cambiale sicurissima, sia per il pubblico che per i teatri che lo ospitano. La solida struttura comica che caratterizza la commedia, che l’autore, Ray Cooney, aveva rappresentato allo Shaftesbury Theatre, che ha poi fatto il giro del mondo e che Garinei ha poi portato in scena con enorme successo, è per il mercato italiano un grande ritorno.

L’allestimento sarà ispirato a quello originale firmato dalla ditta Garinei e Giovannini con il famoso girevole che rappresenta di volta in volta la hall dell’Albergo e le due camere da letto, dove si svolge la vicenda del ministro del Governo De Mitri, che vorrebbe intrattenere relazioni extra coniugali con un membro femminile dell’opposizione.

“La tournée – racconta Barale – era partita prima del Covid, quattro date con tantissimo pubblico, l’impianto scenografico è imponente, con il ‘girevole’ con da un lato le camere da letto: in una camera alloggia Paola Quattrini con suo marito, Antonio Catania, e l’altra viene affittata da segretario un po’ distratto, che cerca di contenere il danno, ma più cerca di contenerlo e più peggiora la situazione”. Il Covid ha fermato tutto, anche nella fase con meno limitazioni, perché la “struttura – spiega l’attrice – è molto grande, con la presenza di molto pubblico. Ci siamo dovuti fermare obbligatoriamente, poi anche quando si è ripartiti non potendo riempire al 100% non potevamo far fronte alle spese, è una macchina lavorativa importante, quindi richiede molto sforzo da parte di tutti”.

Dopo l’ultima edizione del 2000 con Jannuzzo, Quattrini, Testi, sempre per la regia di Garinei, per festeggiare i cento anni dalla nascita di un grande uomo di teatro come Pietro Garinei, la Ginevra Media Prod srl con la direzione artistica di Gianluca Ramazzotti ha deciso di montare questa nuova produzione dello spettacolo. “Una commedia scritta per far ridere, ancora molto attuale, scritta con maestria, grandi tempi comici che fanno sì che spettatore entri nel vortice e si diverta”, aggiunge Barale, spiegando che la tappa del Quirino “fa parte di una tournèe molto ben avviata che sta toccando molte città in tutta Italia, siamo stati a Messina, Agrigento, Catania, in Puglia, in Lombardia, ora a Roma fino a fine mese, poi a Milano, al Manzoni. Una bella tournèe, che al momento durerà fino al 29 aprile e si concluderà a Trieste”.

Felicissimo, infine, l’incontro con Paola Quattrini: “C’è stata una bella sintonia da subito, le sono molto grata, perché mi ha accolto molto bene in questa produzione e mi ha accolto anche in un altro progetto, ‘Slot’, che ora abbiamo dovuto interrompere per riprendere questa tournèe. Io le sarò grata sempre per avermi dato modo di farmi entrare in questo mondo, un po’ surreale, quasi circense. Entrare a far parte di un mondo così sconosciuto mi ha portato a ritrovare un entusiasmo forte, ed è un gran regalo, una grande opportunità. Questa nuova professione mi piace tanto, anche perché spazio, dal teatro, alla tv, ora farò una piccola parte anche in un film, il fatto di poter spaziare mi permette di non annoiarmi mai”.

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