Blitz di una delegazione per verificare le condizioni di salute di naufraghi ed equipaggio. Il ministro dell'Interno attacca i tre deputati, ma Leu e Fi replicano: "Stanno esercitando un loro diritto e dovere costituzionale"

Blitz di tre parlamentari sulla Sea Watch 3, la nave dell'ong tedesca ormeggiata da giorni al largo di Siracusa con 47 migranti a bordo, tra cui 13 minorenni, salvati il 19 gennaio scorso, per controllore le condizioni di salute dei naufraghi e dell'equipaggio.

La delegazione – composta da Nicola Fratoianni (Leu), Riccardo Magi (+Europa), Stefania Prestigiacomo (Forza Italia), il sindaco di Siracusa Francesco Italia, la portavoce di Sea Watch Giorgia Linardi, due avvocati, un medico psichiatra e un membro di RescueMed – si è vista negare l'autorizzazione a salire sull'imbarcazione e ha così deciso di eludere i controlli della Capitaneria di porto e raggiungere la nave a bordo di un gommone. "Ci hanno impedito di esercitare le nostre prerogative costituzionali", ha tuonato Fratoianni.

I tre onorevoli hanno insistito sulla necessità di far sbarcare le persone a bordo. Di tutta risposta, il ministro dell'Interno Matteo Salvini ha ribadito che i "porti italiani sono chiusi" e ha annunciato: "Abbiamo elementi concreti per affermare che, mettendo a rischio la vita delle persone a bordo, il comandante e l'equipaggio della ONG Sea Watch 3 abbiano disubbidito a precise indicazioni che giorni fa li invitavano a sbarcare nel porto più vicino (non in Italia!), prove che verranno messe a disposizione dell'autorità giudiziaria. Se così fosse, saremmo di fronte ad un crimine e ad una precisa volontà di usare questi immigrati per una battaglia politica, un fatto gravissimo".

Anche Luigi Di Maio ha confermato che il governo sta lavorando con le forze dell'ordine perché "si possa sequestrare questa imbarcazione e non possa ripartire per fare le stesse cose che ha fatto in mare". E ha assicurato: "Siamo impegnati a fare arrivare in Olanda queste 47 persone. Visto che batte bandiera di quello Stato, quelle persone se le deve prendere" 

Il blitz sulla Sea Watch ha innervosito il leader leghista, che ha puntato il dito contro i tre deputati: "Parlamentari italiani (fra cui uno di Forza Italia) non rispettano le leggi italiane e favoriscono l'immigrazione clandestina? Mi spiace per loro, buon viaggio!". Lanciando una frecciatina all'ex alleato Silvio Berlusconi, con cui è arrivato ai ferri corti. Lo stesso Cav si è detto infatti favorevole allo sbarco: "Credo francamente, con senso di realismo, che 47 nuovi immigrati che si aggiungono ai più di 600 mila che abbiamo oggi sul territorio del Paese non cambino nulla. Quindi se fosse mia responsabilità, io li farei senza dubbio sbarcare"

Da Leu e da Forza Italia è arrivata la replica al ministro: "I parlamentari svolgono le loro prerogative nel rispetto della Costituzione. E tra queste c'è sicuramente quella di verificare le condizioni dei migranti e dell'equipaggio della Sea Watch", hanno dichiarato i capigruppo di LeU al Senato e alla Camera Loredana De Petris e Federico Fornaro. Stesso messaggio lanciato da Mara Carfagna, vicepresidente della Camera e deputata azzurra: "Dispiace che il Ministro Salvini accusi tre parlamentari di aver violato la legge, dimenticando che le prerogative ispettive dei parlamentari sono dovere ed obbligo a difesa dello Stato e dei cittadini che essi rappresentano. Può piacere o no, ma non esiste una legge che dichiara illegittimo ciò che è sgradito a chi governa".

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