Città del Vaticano, 11 feb. (LaPresse) – Ha prima letto, per intero e scandendo le parole del discorso che il Papa ha tenuto davanti al Concistoro. Poi, come esercitandosi in una sorta di esegesi, ha sgomberato il campo da ogni dubbio. “Il Papa non lascia in seguito a una malattia” e “la decisione ha colto tutti di sorpresa, anche me”. Padre Federico Lombardi, il gesuita sorridente e tutto d’un pezzo che in questi anni ha abilmente retto i rapporti tra Vaticano e stampa, si presenta in via della Conciliazione con il suo sorriso di sempre. Coordina l’allestimento della conferenza stampa convocata d’urgenza e inizia a parlare. Un unico filo conduttore nel suo discorso: “Il Papa ha meditato la scelta”, “non è malato”, né “depresso”, né “scoraggiato”. Continua: “I cardinali hanno ascoltato Benedetto XVI con il fiato sospeso: credo che la massima parte dei presenti non avesse informazione di quello che il Papa stava per annunciare”.

Poi padre Lombardi si sofferma molto sulla frase del Papa “le mie forze non sono più adatte” e trova nell’ultima intervista rilasciata dal Pontefice la chiave della spiegazione. “La motivazione – dice il gesuita – data dal Papa nella sua dichiarazione mi sembra assolutamente coerente con quello che aveva detto nell’intervista al giornalista Peter Seewald che lo ha pubblicato nel libro ‘Luce del Mondo'”. “Quando il pericolo è grande – aveva detto il Papa rispondendo al giornalista che gli chiedeva in che occasione un Pontefice può dimettersi – non si può scappare. Ecco perché non è il momento di dimettersi. Ci si può dimettere in un momento di serenità o semplicemente quando non ce la si fa più”.

Poi padre Lombardi ha spiegato che dopo il 28 febbraio Benedetto XVI andrà a Castel Gandolfo, la residenza estiva alle porte di Roma, e poi nel monastero delle suore di clausura sul colle Vaticano, ma “non sarà in clausura”. “Non credo – ha detto Lombardi – che debba essere considerato recluso in nessun modo. Avrà la sua normale libertà”. “Certo è una situazione inedita – ha concluso Lombardi – vediamo come la vivrà. Non posso dire tutto quello che farà, ma spesso mi ha detto di voler dedicare l’età anziana alla scrittura, allo studio e immagino lo farà”. Alla fine si lascia andare anche a una considerazione personale: “Personalmente ho accolto l’annuncio delle dimissioni del Papa con una grandissima ammirazione, per il grande coraggio, la libertà di spirito e la grande consapevolezza della responsabilità per il suo ministero”.

© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata

Tag: