Trento, 15 mag. (LaPresse) – “Pensando alla Marmolada nel giro di 15 anni rimarrà molto poco. Resteranno delle placche. Il ghiacciaio per come lo conosciamo ha perso il 90 per cento di superficie in 100 anni. La maggior parte di ciò che si è perso si è perso negli ultimi 30 anni”. Lo ha detto Aldino Bondesan, glaciologo dell’Università di Padova e membro del Comitato glaciologico italiano, dialogando con LaPresse sullo stato di salute del ghiacciaio della Marmolada a seguito del crollo del 3 luglio 2022 che provocò la morte di 11 alpinisti e il ferimento di altri sette. “I cambiamenti climatici in atto stanno alterando la dinamica dei ghiacciai – ha aggiunto il professor Bondesan -. Il riscaldamento climatico sta facendo cambiare la conformazione dei ghiacciai e il permafrost sta fondendo con modalità progressive. In costante accelerazione. Fattori che stanno generando dissesti in quota. Tutti i ghiacciai delle Alpi sono in arretramento importante, con una accelerazione progressiva. L’elemento comune a tutti i ghiacciai è l’aumento delle temperature. Tant’è che negli ultimi 10 anni abbiamo registrato il raddoppio dei collassi dei ghiacciai. Non dobbiamo soffermarci sugli eventi istantanei o peggio ancora sulle sensazioni ma dobbiamo rifarci ai valori dei parametri climatici misurati. Si misurano in tutto il mondo e sono coerenti tra loro”.

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