Prosegue anche l'indagine sulla casa romana di Kauffmann
Villa Pamphili: continuano senza sosta le ricerche degli effetti personali di Anastasia Trofimova e della figlia Andromeda, trovate morte il 7 giugno all’interno del cuore verde di Roma.
Gli investigatori, coordinati dal procuratore aggiunto Giuseppe Cascini, stanno ora concentrando le operazioni anche lungo le banchine del Tevere e nel fiume stesso, con il supporto della Squadra Mobile, dei Carabinieri, degli agenti dello SCO e dei sommozzatori della Polizia di Stato. L’indagine ruota attorno a Francis Kaufmann, 46 anni, cittadino americano, arrestato in Grecia e accusato del duplice omicidio. Secondo quanto emerso, l’uomo sarebbe stato visto l’ultima volta con un trolley che, però, non è mai stato ritrovato e non era con lui al momento dell’arresto all’aeroporto di Fiumicino.
L’indagine sulla casa romana di Kauffmann
Gli inquirenti stanno ascoltando anche persone vicine alla vittima e a Kaufmann. Tra queste, il proprietario di un appartamento a Campo de’ Fiori, dove la coppia e la bambina avrebbero soggiornato ad aprile. L’uomo ha raccontato di aver ricevuto un acconto da Kaufmann, che sarebbe poi sparito senza saldare il conto.
L’uomo si dichiara innocente
Ieri, in collegamento video dal tribunale di Larissa, Kaufmann si è dichiarato innocente ma si è rifiutato di rispondere alle domande senza prima consultare il suo avvocato e il Consolato Americano. Oggi comparirà nuovamente davanti ai giudici greci per l’udienza in Corte d’Appello, che dovrà decidere sull’estradizione richiesta dalle autorità italiane.
Le ricostruzioni investigative
Kaufmann viveva da circa due settimane insieme ad Anastasia, 28 anni, e alla piccola Andromeda, di appena 11 mesi, in un giaciglio nascosto tra gli oleandri di Villa Pamphili, a Roma. Ogni giorno uscivano dal parco per lavarsi e cercare cibo nei pressi del mercato di San Silverio. Per la Procura di Roma si tratta di un duplice omicidio aggravato. Tra il 3 e il 4 giugno, il telefono di Kaufmann si spegne improvvisamente, mentre Anastasia sembra svanire nel nulla. Poche ore prima, Kaufmann era stato coinvolto in una rissa all’interno di un locale del centro.
Giuli: “Stop risorse pubbliche a film fantasma”
“Nessun film fantasma potrà più approfittare delle risorse pubbliche. Basta sprechi, i soldi dei contribuenti andranno solo a chi fa davvero cinema”, dice intanto il ministro della Cultura, Alessandro Giuli, concludendo il suo intervento al question time al Senato, rispondendo sul tax credit, dopo le polemiche legate proprio al caso di Villa Pamphili, con il presunto killer che aveva ricevuto fondi per un film mai realizzato. “Siamo convinti che un investimento pubblico sia altamente strategico per rafforzare la coesione e l’identità culturale del Paese – ha spiegato – pertanto riteniamo necessario che le risorse disponibili siano allocate in modo trasparente attraverso strumenti di verifica di accertamento sempre più efficienti e nel contempo di accertare tutte le criticità e premiare un comportamento sempre più virtuoso degli operatori meritevoli del settore”.
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