L'Ordine degli avvocati di Milano ha invitato i legali coinvolti nell'inchiesta sul delitto di Chiara Poggi al rispetto dei principi deontologici
L’Ordine degli Avvocati di Milano ha rivolto un richiamo ai propri iscritti coinvolti, a vario titolo, nella nuova inchiesta sul delitto di Garlasco, invitandoli a mantenere particolare attenzione al rispetto dei principi deontologici, soprattutto nei rapporti con i mezzi di informazione e sui social network. Il riferimento, seppur non in maniera diretta, si riferisce alla storia pubblicata su Instagram dall’avvocata di Andrea Sempio, Angela Taccia, nella quale, il giorno in cui la difesa ha eccepito la nullità dell’invito a comparire da parte della Procura di Pavia – e Sempio non si è presentato all’interrogatorio – si leggeva: “Guerra dura senza paura” e “CPP we love you”.
Delitto di Garlasco: le raccomandazioni agli avvocati

“Il nostro codice deontologico – si legge in una nota – impone all’avvocato che rilasci dichiarazioni pubbliche o interagisca con i media o utilizzi i social network l’obbligo di assumere un comportamento riservato, sobrio e misurato a tutela del decoro e della dignità dell’avvocatura”. “Vicende giudiziarie complesse e dolorose – prosegue il comunicato – richiedono da parte dell’avvocatura un atteggiamento improntato alla discrezione, al rispetto della sofferenza delle vittime, dei familiari e di tutti i soggetti coinvolti a qualsiasi titolo”.
“In un tempo in cui l’attenzione pubblica si concentra, talvolta morbosamente, su vicende giudiziarie di grande impatto emotivo – commenta il presidente degli avvocati milanesi, Antonino La Lumia – è dovere dell’avvocatura riaffermare il proprio ruolo con fermezza e compostezza”. “Il nostro compito – aggiunge – non è alimentare il clamore, ma garantire i diritti, tutelare la dignità delle persone coinvolte e mantenere alto il senso di giustizia che guida la nostra professione. L’avvocato è un presidio di legalità”.
No a forme di spettacolarizzazione mediatica
La Lumia ricorda agli iscritti “che il rispetto delle regole deontologiche è il fondamento dell’autorevolezza della nostra funzione e della fiducia che i cittadini ripongono in noi”. “Ogni forma di protagonismo o spettacolarizzazione mediatica risulta non solo inopportuna, ma contraria ai valori fondanti della professione forense”, conclude il comunicato dell’ordine professionale milanese ribadendo “il dovere degli avvocati di evitare comportamenti che possano, anche solo indirettamente, ledere la fiducia dei cittadini nella funzione difensiva e nel ruolo di garanzia dell’avvocato, ricordando che il prestigio dell’avvocatura si fonda sull’autorevolezza, non sull’esposizione mediatica“.
Angela Taccia: chi è l’avvocato e amica di Andrea Sempio
Angela Taccia è l’avvocato di Andrea Sempio, attualmente indagato insieme ad Alberto Stasi e ad altri nell’ambito della nuova inchiesta per l’omicidio di Chiara Poggi, avvenuto a Garlasco nel 2007. Il suo coinvolgimento professionale è maturato nel tempo e intrecciato a un rapporto personale: coetanei, Taccia e Sempio sono amici da molti anni, legati da una conoscenza nata tramite il fidanzato di lei all’epoca, amico sia dello stesso Sempio che di Marco Poggi, fratello della vittima.
Il percorso di Angela Taccia nel mondo forense inizia con la pratica nello studio dell’avvocato Massimo Lovati. Durante la prima indagine che sfiorò Sempio, era ancora praticante. Ora affianca Lovati come co-difensore di Sempio nella fase attuale dell’inchiesta. La legale ha descritto pubblicamente il proprio assistito “come un fratello”, sottolineando la solidità del loro legame anche al di fuori delle aule di giustizia.
Taccia non ha mancato di rendere nota la propria posizione anche attraverso i social media. In particolare, una storia Instagram pubblicata il 20 maggio è finita sotto la lente dell’Ordine degli Avvocati di Milano, che ha invitato gli iscritti coinvolti a vario titolo nel procedimento a prestare attenzione al rispetto dei principi deontologici nei rapporti con i mezzi di informazione e i social network.
Quando l’avvocato di Sempio minacciò querele ai giornalisti
Il 28 aprile 2025, Daniela Ferrari, madre di Andrea Sempio, è stata convocata dai carabinieri di Milano per un interrogatorio nell’ambito della riapertura delle indagini sull’omicidio di Chiara Poggi. Accompagnata dall’avvocata Angela Taccia, si è avvalsa della facoltà di non rispondere. Dopo poche domande, ha accusato un lieve malore che ha portato a interrompere l’interrogatorio, durato circa otto minuti. All’uscita dalla caserma di via della Moscova, la presenza di numerosi giornalisti e fotoreporter ha generato momenti di tensione tra la legale e i rappresentanti dei media.
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