Si è avvalso della facoltà di non rispondere in quanto parente di un indagato, Filippo Tortu, il velocista italiano sentito oggi come testimone dalla Procura di Milano nell’ambito dell’inchiesta su Equalize per lo spionaggio nei confronti di Marcel Jacobs.
Il fratello, Giacomo Tortu, è indagato per accesso abusivo a sistema informatico in concorso in un filone dell’inchiesta del pubblico ministero di Milano, Francesco De Tommasi con il sostituto della Direzione nazionale antimafia, Antonello Ardituro.
È ritenuto il mandante della richiesta, emersa da alcune chat, con cui l’ex super poliziotto Carmine Gallo (morto il 9 marzo d’infarto) avrebbe commissionato ai propri uomini, e in particolare agli indagati Lorenzo Di Iulio e Gabriele Edmondo Pegoraro, di entrare nel telefono di Jacobs e “procedere” alla “estrazione delle chat” riguardanti lui e “il suo entourage”.
L’attività avrebbe preso di mira l’oro olimpico di Tokyo 2021 nei 100 metri piani ma anche lo staff, fra cui l’allenatore Paolo Camossi, il manager Marcello Magnani e il nutrizionista Giacomo Spazzini.
“Il fratello di Filippo Tortu viene da me insieme a un avvocato”, confermò Gallo a verbale nell’interrogatorio dell’11 dicembre 2024. “Mi dice che loro hanno un sospetto, che Jacobs si sia sottoposto a doping”. Si discute di come effettuare ricerche, paventando anche l’ipotesi di pedinamenti e appostamenti ritenuti però troppo difficili da realizzare per un personaggio pubblico come Jacobs. “Mio fratello non sa nulla”, avrebbe detto Giacomo Tortu rivolgendosi all’ex super poliziotto, escludendo che il compagno di staffetta di Jacobs fosse in qualche modo coinvolto nel dossier.
Gli hacker interessati alle analisi del sangue di Jacobs
La notizia era uscita a febbraio. Giacomo Tortu si sarebbe rivolto alla società di sicurezza e investigazioni Equalize, oggetto di una inchiesta giudiziaria per accesso illecito a banche dati istituzionali, per ottenere informazioni su un sospetto uso di doping da parte di Marcell Jacobs. Secondo il Fatto Quotidiano questa richiesta di informazioni sarebbe stata avanzata nel settembre 2020 (quindi un anno prima delle Olimpiadi di Tokyo) ed era inerente all’acquisizione di risultati delle analisi del sangue di Jacobs. Dalle carte emergerebbe, infine, che il fratello di Tortu avrebbe chiesto di poter visionare le comunicazioni private tra il campione olimpico dei 100metri a Tokyo e il suo staff.

