Il presidente dell'Anpi aveva parlato dello slogan della manifestazione: "Non è solo 'cessate il fuoco', ma 'ovunque'"

Il presidente dell’Anpi, Gianfranco Pagliarulo, commenta le polemiche nate a causa dello slogan della manifestazione del 25 aprile a Milano. “Non è solo ‘cessate il fuoco’, ma ‘ovunque’. È importante evidenziarlo”, ha spiegato Pagliarulo a margine della conferenza ‘Tutti hanno (ancora?) il diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero’, nella sede della Fnsi a Roma. 

La replica della Brigata ebraica: “Ancora dimenticati ostaggi”

“Spero in una dimenticanza anche questa volta. Gli accordi tra noi e Anpi erano chiarissimi. ‘Cessate il fuoco’ e ‘liberazione degli ostaggi’ vanno portati avanti insieme. La settimana scorsa il Presidente milanese di Anpi, Primo Minelli, ha dimenticato di citare gli ostaggi. E va bene, può capitare. Caso chiuso. Ora Pagliarulo dimentica, anche lui, di citare gli ostaggi. A questo punto mi permetto sommessamente di chiedere: cosa sta succedendo nell’Anpi? C’è un problema a ricordare 133 civili ebrei (donne e bambini compresi) che sono in mano a degli stupratori e degli assassini? È per me imbarazzante dovere richiamare l’Anpi al rispetto dei patti su questioni di civiltà, ma devo farlo”. Così Davide Romano, direttore del Museo della Brigata Ebraica di Milano in risposta alle parole del presidente nazionale Anpi Gianfranco Pagliarulo che ha confermato lo slogan ‘Cessate il fuoco’ con l’aggiunta della specifica ‘ovunque’ per la manifestazione del 25 aprile a Milano. Romano ha spiegato di doverlo fare “perché non siano dimenticati anche loro. Come è già avvenuto di fatto per le 1200 persone uccise tra indicibili torture il 7 ottobre, il peggiore massacro di ebrei dal 1945”.

 

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