Sull'uomo, in passato, era stato eseguito anche un Tso

Due giorni prima di uccidere la convivente si era recato in un centro Psico-sociale (Cps) della zona A.O., il 45enne nigeriano che ieri è stato arrestato per l’omicidio della compagna, O.J., connazionale di 49 anni, all’interno del loro monolocale di Cologno al Serio, in provincia di Bergamo.

Era stata la stessa convivente ad accompagnare l’uomo, per affrontare i problemi psichiatrici che l’uomo aveva evidenziato recentemente. La donna è stata uccisa ieri pomeriggio con diverse coltellate al torace inferte con un coltello a cucina, secondo quanto accertato dai carabinieri di Treviglio intervenuti in seguito alla segnalazione di una violenta lite. Nel 2013 l’indagato si era reso già responsabile di lesioni aggravate nei confronti della donna e nella circostanza l’aveva anche minacciata con un coltello. Nel corso delle indagini successive, l’uomo era risultato affetto da problemi psichici che ne avevano reso necessario il Trattamento sanitario obbligatorio (Tso) e dal 2014 risultava in cura presso diversi Cps della zona.

A dicembre scorso, in seguito della perdita del lavoro aveva iniziato ad avere nuovamente comportamenti che avevano causato delle liti tra lui e la convivente, la quale in due occasioni aveva anche richiesto l’intervento delle Forze dell’Ordine, senza tuttavia formalizzare denuncia “e senza evidenziare delle situazioni tali da configurare l’applicazione del ‘codice rosso'”, si legge in una nota nel Comando generale dei carabinieri di Bergamo. Dopo il fermo disposto dal pm, il 45enne è stato condotto nel carcere di Bergamo in attesa dell’interrogatorio di convalida da parte del gip. La salma della donna è stata invece trasportata all’Ospedale Papa Giovanni XXIII, in attesa dell’autopsia.

© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata