Così Cuno Tarfusser, che si è opposto alla richiesta di consegna a Budapest dell'attivista

Non conosco il sistema carcerario ungherese e non credo che abbiamo titolo per dare insegnamenti in materia. Non credo comunque che sia uno ‘schiaffo’”. Lo ha detto Cuno Tarfusser, sostituto procuratore generale che si è opposto alla richiesta di consegna all’Ungheria di Gabriele Marchesi, dopo la decisione della Corte d’appello di Milano di rigettare la richiesta della autorità giudiziarie ungheresi di consegnare il 23enne.

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