Fenomeno sempre più allarmante, sono 20 i veicoli dati alle fiamme in città da inizio 2024

Un nuovo incendio a Olbia ha distrutto tre automobili. Nel mirino degli attentatori, ancora una volta, una serie di autovetture posteggiate in una via cittadina. L’allarme è scattato in via Sebastiano Caboto, dove ieri notte ignoti hanno dato fuoco a tre autovetture. Per domare le fiamme sono entrati in azione i vigili del fuoco. Nonostante il tempestivo intervento dei pompieri, le vetture sono andate completamente distrutte.

Sul posto sono arrivati anche gli agenti del commissariato della polizia di Stato di Olbia. Il bilancio degli attentati incendiari a danno di autovetture a Olbia intanto diventa sempre più allarmante: sono 20 i veicoli dati alle fiamme in città dall’inizio dell’anno, in episodi che si sospetta possano essere collegati tra loro e relativi a questioni tra famiglie. Una “catena di fuoco” che desta sempre più allarme tra i residenti e che è stata anche oggetto di un’interrogazione parlamentare presentata al ministro dell’Interno Matteo Piantedosi dal deputato sardo della Lega Dario Giagoni e da vari interventi a livello politico regionale. Ci sono stati anche varie riunioni ai più alti livelli, davanti al prefetto di Sassari e negli uffici della Procura della Repubblica presso il tribunale di Tempio Pausania per cercare contromisure a questa allarmante escalation di atti incendiari. Le forze dell’ordine, intanto, proseguono le indagini per risalire ai responsabili. 

Olbia, 16 attentati incendiari in due mesi

Con le tre automobili date alle fiamme ieri notte, sale a sedici il numero delle automobili distrutte dalle fiamme a Olbia dall’inizio dell’anno. Le ultime tre vetture sono state bruciate in via Sebastiano Caboto, dove le tre utilitarie, parcheggiate una di fianco all’altra, sono andate completamente distrutte. Due auto sono di proprietà di una coppia di giovani olbiesi, la terza invece appartiene ad un operaio. Il lungo elenco di atti incendiari a Olbia, ai danni di macchine parcheggiate lungo le vie cittadine, sembra non fermarsi, nonostante l’annuncio di una task force da parte della Questura di Sassari, a seguito di una riunione del comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica. Una raffica di raid incendiari che ha incenerito nel giro di due mesi 16 auto. Una escalation, con due auto distrutte a fine febbraio durante la notte, in zona Orgosoleddu, e una terza, in zona San Nicola.

La raffica di attentati era cominciata la notte di San Silvestro: il rogo aveva mandato in fumo un chiosco sul mare, a Marinella. Poi, si era passati alle automobili. Il 15 gennaio le fiamme avevano distrutto cinque auto in zona Sa Minda Noa, due erano del canoista Francesco Gambella. La catena delle intimidazioni era proseguita il 5 febbraio: ad essere prese di mira le macchine del bodybuilder olbiese Gianluca Degortes, del fratello e della cognata. Poi, l’incendio all’auto di una pensionata. Infine i nuovi episodi di una settimana fa e le tre auto distrutte la notte scorsa. Un’escalation di violenza che desta allarme in città.

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