La Cgil Torino: "Senza politica a tutela della sicurezza scia di sangue non si arresterà"

Incidente sul lavoro oggi nel Torinese, a Ozegna, dove un operaio è rimasto gravemente ferito in una fabbrica di macellazione di ovini e bovini. Poche ore dopo, sempre in Piemonte, un altro incidente sul lavoro a Borgosesia. Nessuno dei due è stato mortale ma la Cgil Torino dichiara: “Senza una politica a tutela della sicurezza questa scia di sangue non si arresterà”. 

Cgil Torino: “Non si arresta scia di sangue” 

“Cambia lo scenario, ma il problema è sempre lo stesso – dichiara Federico Bellono della Segreteria della Cgil Torino – e sono infortuni e le morti sul lavoro a dimostrarlo. Nei giorni scorsi, è accaduto in un cantiere edile, oggi si è verificato in una fabbrica.  Fatti che si ripetono perché sono sempre gli stessi i problemi non risolti, a partire dai controlli, dal numero degli ispettori. Incidenti gravi, che coinvolgono lavoratrici e lavoratori, innescati da meccanismi insiti nel nostro sistema che spinge alla riduzione dei costi, alla fretta esasperata del processo produttivo, relegando spesso la sicurezza al fondo delle priorità.  Anche in questo caso occorrerà ricostruire le eventuali responsabilità, ma la priorità rimane quella di risolvere i problemi di fondo, che riguardano la salute e la sicurezza sui posti di lavoro, oppure questa scia di sangue non avrà fine”. 

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