Attivo per il monitoraggio dei livelli idrometrici dei fiumi. Preoccupa il rischio di frane in varie Regioni
Prosegue fino alle prime ore della mattinata di domani, lunedì 4 marzo, l’allerta gialla per rischio idrogeologico ordinario diramata dal Centro Monitoraggio Rischi Naturali della Regione Lombardia. Il Centro Operativo Comunale (COC) della Protezione civile sarà attivo per il monitoraggio dei livelli idrometrici dei fiumi Seveso e Lambro e per coordinare gli eventuali interventi in città.
Il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio e l’assessore alla Protezione civile Marco Gabusi seguono con attenzione gli aggiornamenti sul Maltempo in Piemonte, in costante collegamento con la Sala operativa regionale attiva h24 da stamattina alle ore 8 e fino all’esaurimento della situazione. Il bollettino emesso da Arpa Piemonte dispone l’allerta arancione per rischio valanghe e idrogeologico nelle valli Sesia, Cervo, Chiusella, Orco, Lanzo, Susa, Sangone, Chisone, Pellice e Po. L’allerta è invece gialla per il resto del Piemonte tranne che per la Valle Scrivia, dove è verde. Fino all’alba di domani sono previste precipitazioni moderate o forti diffuse, localmente molto forti sul settore nord-occidentale, La quota neve si attesta sugli 800-1000 metri sul Cuneese e sui 1000-1300 metri sugli altri settori montani. Un miglioramento del tempo è atteso da domani mattina.
La Sala operativa della Protezione civile informa che sono chiuse in via precauzionale per rischio valanghe le strade dell’Alta Val Formazza e della Val Chiusella e la statale del Moncenisio, oltre ad alcuni tratti tra Alessandria e Casalcermelli e ad Ovada. Chiusa anche per la caduta di un masso la sp299 della Valsesia all’altezza di Piode.“Siamo attenti e presenti all’interno delle centrali di Protezione civile, con le Prefetture e i sindaci per garantire il massimo livello di sicurezza al Piemonte – dichiarano il presidente Cirio e l’assessore Gabusi – Ribadiamo l’invito ai cittadini alla prudenza e a evitare spostamenti se non strettamente necessari, soprattutto nelle zone montane per il rischi di valanghe”.
Ancora piogge, temporali e vento forte sulla Liguria. Alla luce delle ultime uscite modellistiche e di quanto effettivamente verificatosi nelle ultime ore, Arpal, il centro meteo idrologico regionale, ha confermato lo scenario di criticità emanato ieri, prolungando fino a mezzanotte lo stato di allerta gialla per temporali e piogge diffuse oltre a vento forte e alla mareggiata.
“Conclusa l’allerta, nella giornata di domani valuteremo di inviare al governo una richiesta di estensione dello stato di emergenza rispetto alle mareggiate di qualche mese fa, perchè le situazioni che stiamo monitorando, da ponente a levante, sono certamente puntuali ma richiedono importanti risorse per essere ripristinate”. Così l’assessore regionale alla Protezione civile Giacomo Giampedrone, che insieme al presidente Giovanni Toti sta monitorando l’allerta gialla. Nelle prossime ore è previsto il passaggio della fase centrale della perturbazione, con la possibilità di temporali forti, il progressivo aumento dei venti meridionali di burrasca forte e una mareggiata intensa.
Questa situazione ci accompagnerà fino alle ore centrali della giornata di domani, soprattutto nel levante ligure – spiega l’assessore ligure Giacomo Giampedrone -. Siamo in un quadro di allerta gialla che va dal Piemonte fino alla Toscana quindi serve la massima attenzione anche perchè piove su terreni già intrisi di acqua a seguito delle piogge non solo delle ultime ore ma anche dei mesi precedenti. Questo può determinare smottamenti e piccole frane, anche nei prossimi giorni”. Tra le situazioni maggiormente attenzionate dalla Protezione civile regionale, la frana di Calice al Cornoviglio dove Regione sta lavorando con la Provincia della Spezia per la messa in sicurezza della Sp20 attualmente chiusa, le frane nel genovese a partire da Crocefieschi e Pieve Ligure e a ponente una serie di frane in particolare in Val Bormida.
© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata