Lo sversamento vicino a un mercato ortofrutticolo

Dalle prime ore del mattino, nella città di Reggio Calabria, i Carabinieri della locale Compagnia stanno eseguendo un’ordinanza di misura cautelare personale per associazione finalizzata al traffico illecito di rifiuti e incendio degli stessi. Sono due gli uomini, di età compresa tra i 20 e i 35 anni, destinatari di misura cautelare agli arresti domiciliari e altri cinque indagati, tutti ritenuti responsabili, a vario titolo, di far parte di un’organizzazione criminale dedita al costante e abusivo sversamento di rifiuti nelle aree adiacenti all’unico mercato ortofrutticolo di Reggio Calabria e successivo smaltimento mediante incendi.

Le indagini hanno consentito di verificare come il titolare di un’impresa di imballaggi, incurante del rispetto di qualsiasi normativa in materia ambientale, servendosi degli automezzi riconducibili alla propria ditta e della collaborazione degli altri indagati che, tutti in nero e non regolarmente dipendenti dell’azienda raccoglieva, trasportava e depositava in maniera incontrollata nelle aree adiacenti al predetto mercato grosse quantità di rifiuti speciali derivanti dalle attività commerciali interne e rifiuti urbani – anche prelevati da altri esercizi pubblici del territorio reggino – per poi reiteratamente e settimanalmente smaltirli dandovi fuoco.

I plurimi sversamenti e gli incendi di rifiuti effettuati nell’area hanno compromesso l’incolumità pubblica delle persone residenti in prossimità del mercato ortofrutticolo, in quanto le fiamme sprigionate assumevano, spesso, caratteri di vastità, rapida propagazione e difficoltà di spegnimento da parte dei Vigili del Fuoco, anche a causa della ingente presenza di vegetazione incolta circostante.

Nell’ambito della medesima attività investigativa è stato operato il sequestro preventivo dell’intero patrimonio dell’impresa coinvolta, comprensivo di conti correnti, automezzi, mezzi d’opera e di un box occupato abusivamente all’interno del mercato ortofrutticolo.

L’operazione rappresenta l’epilogo di un’articolata attività di indagine iniziata nel mese di marzo e conclusa a giungo 2023, condotta dalla Sezione Operativa e dalla Stazione di Gallina della Compagnia di Reggio Calabria e coordinata dalla locale Procura della Repubblica di Reggio Calabria. 

© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata