Tensione dopo le posizioni espresse dall'azienda su quanto detto dal cantante Ghali al Festival. Almeno un paio di manifestanti hanno riportato ferite da colpi di manganello

Momenti di tensione questa mattina davanti alla sede Rai di Napoli in viale Marconi, dove alcuni attivisti hanno organizzato un presidio di protesta contro le posizioni espresse dalla Rai su quanto detto dal cantante Ghali a Sanremo sul conflitto israelo-palestinese. Quando alcuni manifestanti hanno tentato di avvicinarsi ai cancelli per esporre uno striscione sono stati respinti dalle forze dell’ordine presenti e almeno un paio di manifestanti hanno riportato ferite da colpi di manganello.

 

Tensione anche in presidio a Torino, 7 agenti feriti

Tensione anche a Torino in un presidio organizzato nel pomeriggio sotto la sede Rai di via Verdi 14. In un flash mob, organizzato con un tam tam sui social e che ha visto, secondo la Questura, oltre 600 persone in strada, si sono registrati diversi momenti tesi, con cariche di alleggerimento da parte degli agenti e dei militari schierati contro i manifestanti. Ci sarebbero sette feriti tra le forze dell’ordine

 

 

De Magistris: “A Napoli manganellate contro chi chiede cessate fuoco”

“Stamattina ero davanti alla Rai di Napoli per protestare contro l’uso politico della televisione pubblica da parte dell’amministratore delegato Roberto Sergio che schiera la radiotelevisione pubblica italiana a favore dello Stato d’Israele prendendo le distanze dal cantante Ghali che aveva osato parlare di genocidio”. Lo scrive sui social Luigi de Magistris, ex sindaco di Napoli. “Il bilancio per chi ha chiesto giustizia per il popolo palestinese, la fine dell’occupazione israeliana, il cessate il fuoco, lo stop al genocidio e ai crimini di guerra dei sionisti israeliani, è di molte manganellate, con teste aperte e molto sangue. Tutti si devono schierare: o con gli oppressi o con gli oppressori. Io starò sempre dalla stessa parte della storia: per la Palestina libera fino alla vittoria”, conclude de Magistris.

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