L'uomo, condannato a 8 anni per soppressione di cadavere e inquinamento delle prove, si è visto ridurre la pena per buona condotta

Uscirà dal carcere entro la fine di febbraio Michele Misseri, lo zio di Sarah Scazzi, 15enne uccisa ad agosto 2010 ad Avetrana (Taranto). Condannato a 8 anni di reclusione per soppressione di cadavere e inquinamento delle prove, Misseri si è visto ridurre la detenzione di circa 400 giorni per buona condotta e potrà beneficiare della norma ‘svuotacarceri’, che gli permetterà di tornare in libertà oltre un anno prima del termine, previsto nella seconda metà del 2025. 

La figlia Sabrina e la moglie Cosima Serrano restano detenute a Taranto

Misseri, difeso dall’avvocato Luca Latanza, si è sempre autoaccusato dell’omicidio di Sarah Scazzi, per il quale invece sono state condannate all’ergastolo la moglie, Cosima Serrano, e la figlia Sabrina, entrambe detenute a Taranto. Secondo la ricostruzione dell’accaduto emersa dal processo, Misseri sarebbe intervenuto solo dopo la morte di Sarah Scazzi e sarebbe stato incaricato da moglie e figlia di nascondere il corpo, che fu poi ritrovato in una zona di campagna. Il ritrovamento fu possibile solo dopo la sua confessione dell’omicidio, quando lo stesso Misseri indicò agli investigatori il luogo esatto

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