Il sindaco: "Non eravamo a conoscenza, prenderemo le misure necessarie per rimediare"

È polemica a Capistrello, in provincia dell’Aquila, per alcune calze della Befana che nei giorni scorsi sono state distribuite ai bambini per conto dell’amministrazione e che contenevano riproduzioni di patch utilizzate dalla ‘X flottiglia Mas‘, formazione militare della Repubblica Sociale Italiana. “Questo tipo di contenuto non ha mai avuto e mai avrà il consenso delle autorità comunali, saranno intraprese le misure necessarie per rimediare a questa situazione delicata“, ha commentato il sindaco del paese, Francesco Ciciotti, commentando la notizia. “Il Comune di Capistrello ha preso immediatamente le distanze da questo episodio e si dissocia fortemente sottolineando che non era assolutamente a conoscenza del contenuto, essendo un prodotto preconfezionato e sigillato dalla fabbrica”, si legge in una nota dell’ufficio di gabinetto del sindaco: “La festa in piazza Risorgimento a Capistrello è stata affidata dall’amministrazione comunale all’associazione ‘MagicaBula’ che ha provveduto all’acquisto in stock delle calze preconfezionate per diverse città oltre che per Capistrello, distribuendole ai bambini partecipanti”. Il primo cittadino ha annunciato l’intenzione di far valere le proprie ragioni nelle sedi opportune a tutela dei fatti legati alla storia di Capistrello, piccolo centro della Marsica che nell’ultimo conflitto mondiale fu oggetto di cruente rappresaglie delle truppe tedesche. Alla cittadina è stata conferita la Medaglia d’oro al merito civile.

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