Nell'incendio all'ospedale San Giovanni Evangelista hanno perso la vita tre pazienti

Una maxi consulenza verrà disposta nelle prossime ore, dalla procura della Repubblica di Tivoli, per stabilire le cause, che venerdì sera hanno provocato l’incendio in due padiglioni dell’ospedale San Giovanni Evangelista di Tivoli, dove sono morti tre pazienti. Questa mattina, nel corso del vertice che si è svolto in procura, a cui hanno partecipato i vigili del fuoco, gli investigatori della squadra mobile e del commissariato di Tivoli, il pm coordinato dal procuratore capo Francesco Menditto ha affidato gli incarichi per le autopsie sui corpi di Pierina Di Giacomo di 86 anni, Romeo Sanna, di 86 anni, e Virginia Giuseppina Facca, di 84. Intanto sono stati acquisiti i certificati e la documentazione di prevenzione incendi della struttura ospedaliera, per confermare l’ipotesi del malfunzionamento dei sistemi antincendio, sensori di rilevamento dei fumi, porte tagliafuoco e dispositivi di spegnimento. Al termine delle autopsie i corpi, verranno restituiti ai familiari.

Regione Lazio nomina commissione inchiesta interna

La Regione Lazio ha stabilito che una commissione d’inchiesta interna farà luce sull’incendio  divampato nella notte tra l’8 e il 9 dicembre scorsi presso l’ospedale San Giovanni Evangelista di Tivoli. È stata costituita una Commissione per l’attivazione di un’indagine conoscitiva sanitaria e tecnica su quanto accaduto all’ospedale di Tivoli. L’indagine conoscitiva avrà il compito di ricostruire la dinamica dell’incendio e di fornire eventuali ulteriori elementi di valutazione alla Direzione regionale Salute e Integrazione sociosanitaria, necessaria ad elaborare eventuali soluzioni idonee a garantire la sicurezza delle cure e a prevenire il verificarsi in futuro di eventi simili. La Commissione è formata da cinque componenti particolarmente qualificati interni e esterni all’amministrazione regionale: ingegnera Lucrezia Le Rose, dirigente dell’Area Patrimonio e Tecnologie della Direzione Salute e Integrazione sociosanitaria; dottor Domenico Antonio Ientile, direttore sanitario dell’Ares 118; dottor Giovanni Palombi, direttore Uoc Sicurezza e Prevenzione dell’Asl Rm2; ingegnere Virginia Caracciolo, direttrice Uoc Gestione e Sviluppo delle Tecnologie, Uso razionale dell’energia, Manutenzione edile e Impiantistica dell’azienda ospedaliera San Giovanni Addolorata; architetto Valentino Costantini, dirigente tecnico Uoc Patrimonio e Impianti fissi dell’azienda ospedaliera universitaria Sant’Andrea.

La Commissione potrà essere integrata da ulteriori professionalità che si ritenessero necessarie. A tale organismo, i cui lavori saranno coperti da segretezza come previsto dall’articolo 455 del Regolamento regionale numero 1 del 2002 e successive modifiche, sono conferiti i più ampi poteri di accesso: di ispezione, verifica documentale, nonché di audizione di dirigenti, anche di livello apicale, di funzionari e di dipendenti dell’Asl Rm5. All’esito dell’indagine conoscitiva, la Commissione dovrà relazionare direttamente alla Direzione regionale Salute e Integrazione sociosanitaria. Per l’attività di indagine non è previsto alcun compenso, salvo il rimborso delle sole spese vive effettivamente sostenute per l’espletamento dell’incarico e documentate dalle modalità stabilite dalla legge.È stato richiesto alle Aziende sanitarie locali, alle Aziende ospedaliere, all’Ares 118, ai Policlinici e agli Istituti di attivare immediatamente ogni necessaria procedura per la verifica straordinaria degli impianti e delle procedure antincendio e di fare le simulazioni di un’emergenza incendio al fine di effettuare la prova di evacuazione. Il tutto dovrà avvenire entro il 31 dicembre prossimo.

In relazione alle condizioni di emergenza, sono state fornite alle Aziende le seguenti indicazioni operative in considerazione della chiusura dell’ospedale San Giovanni Evangelista, per la gestione del sovraffollamento ospedaliero: agevolare la dismissione ospedaliera attraverso percorsi di continuità assistenziale; garantire la degenza nei tempi previsti e le dimissioni nei giorni prefestivi e festivi; attuare le azioni organizzative al fine di ridurre la permanenza in pronto soccorso dei pazienti in attesa di ricovero, ricorrendo anche alla rimodulazione temporanea delle aree disciplinari e al blocco dei ricoveri in elezione per le classi C e D per i prossimi 7 giorni; mantenere la piena disponibilità dei posti letto “organizzativamente disponibili” nei reparti per acuti, riabilitazione e lungodegenza; assicurare la pronta disponibilità delle ambulanze 118 in considerazione dell’attuale prolungamento dei tempi di percorrenza. 

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