Nella tragedia dello scorso 26 febbraio avevano perso la vita 94 persone
La Polizia di Stato e della Sezione Operativa Navale della Guardia di Finanza di Crotone, hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip di Crotone nei confronti di un soggetto di nazionalità siriana sospettato di essere stato tra gli scafisti del caicco naufragato il 26 febbraio scorso nelle acque di Steccato di Cutro causando l’annegamento di 94 persone. Il provvedimento è stato adottato nel corso della prosecuzione delle indagini, svolte dai poliziotti della Squadra Mobile di Crotone e dai finanzieri della Sezione Operativa Navale della Guardia di Finanza di Crotone, coordinate dalla Procura di Crotone, volte ad individuare i responsabili della tragica traversata.
In particolare 180 persone di varie nazionalità extra UE erano partiti dalle coste turche a bordo dell’imbarcazione Luxury 2; nel corso della navigazione, a causa di un’avaria occorsa nel mare Egeo, il natante fu sostituito con il caicco Summer Love con a bordo due scafisti. Effettuato il trasbordo dei migranti, l’imbarcazione ha proseguito verso le coste italiane, con la collaborazione di altri quattro scafisti, due di origine pakistana deputati alla gestione dei passeggeri, anch’essi sottoposti a fermo, un quinto di origine turca, deceduto nel corso del naufragio e l’ultimo di origine siriana allontanatosi dal luogo facendo perdere le proprie tracce.
Il provvedimento è stato notificato all’indagato presso il carcere di Lecce dove si trova in quanto destinatario di un mandato di arresto europeo emesso dalla DDA salentina nell’ambito dell’operazione “Astrolabio” condotta dal GICO della Guardia di Finanza di Lecce conclusasi nel gennaio del 2022. Con l’individuazione del sesto ed ultimo scafista può ritenersi chiuso il cerchio intorno ai responsabili del naufragio del caicco Summer Love.
© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata