Ieri il Pontefice aveva annullato tutte le udienze a causa dell'influenza

“Oggi non posso affacciarmi alla finestra perché ho questo problema di infiammazione ai polmoni”. Lo ha detto Papa Francesco, in collegamento video dalla cappella di Casa Santa Marta per la recita dell’Angelus, spiegando che “a leggere la riflessione sarà monsignor Braida, che le conosce bene perché è lui che le fa, e le fa sempre così bene. Grazie tante per la vostra presenza”.  In mattinata il Vaticano aveva annunciato che alle ore 12 Papa Francesco avrebbe l’Angelus in collegamento dalla cappella di Casa Santa Marta. Ieri il Pontefice aveva annullato tutte le udienze a causa dell’influenza. Sottoposto nel primo pomeriggio a una Tac all’Ospedale Gemelli di Roma che ha escluso il rischio di complicazioni polmonari, Bergoglio è quindi rientrato nella sua residenza di Santa Marta, da dove questa mattina reciterà la preghiera della domenica.

Papa: “ringraziamo Dio per tregua e liberazione ostaggi”

“Oggi ringraziamo Dio perché tra Israele e Palestina c’è finalmente una tregua e alcuni ostaggi sono stati liberati. Preghiamo affinché lo siano presto tutti. Pensiamo alle loro famiglie. Che entrino a Gaza più aiuti umanitari e si insista nel dialogo, che è l’unica via per avere pace. Chi non vuole dialogare non vuole la pace”. E’ l’appello di Papa Francesco all’Angelus, letto da monsignor Braida. “Per tutti i popoli dilaniati dai conflitti continuiamo a pregare senza stancarci, perché la preghiera è la forza di pace che infrange la spirale dell’odio, spezza il circolo della vendetta e apre vie insperate di riconciliazione” continua ancora l’Angelus.

Papa: “Sarò a Cop28 di Dubai, accompagnatemi con preghiera”

“Oltre che dalla guerra il nostro mondo è minacciato da un altro grande pericolo, quello climatico, che mette a rischio la vita sulla terra, specialmente le future generazioni. E questo è contrario al progetto di Dio, che ha creato ogni cosa per la vita”. Sono le parole di Papa Francesco all’Angelus, lette da mons. Braida da Casa Santa Marta. “Perciò – ha confermato il Pontefice – nel prossimo fine settimana mi recherò negli Emirati Arabi Uniti per intervenire sabato alla Cop28 di Dubai. Ringrazio tutti coloro che accompagneranno questo viaggio con la preghiera e con l’impegno di prendere a cuore la salvaguardia della casa comune”.

Il Pontefice: “Benedetto’ chi risponde a povertà con amore e servizio”

“Secondo i criteri del mondo gli amici del re dovrebbero essere quelli che gli hanno dato ricchezze e potere, che lo hanno aiutato a conquistare territori, a vincere battaglie, a farsi grande fra gli altri sovrani, magari a comparire come una star sulle prime pagine dei giornali o sui social, e a loro egli dovrebbe dire: ‘Grazie, perché mi avete reso ricco e famoso, invidiato e temuto’. Questo secondo i criteri del mondo. Secondo i criteri di Gesù, invece, gli amici sono altri: sono coloro che lo hanno servito nelle persone più deboli. Questo perché il Figlio dell’uomo è un Re completamente diverso, che chiama i poveri ‘fratelli’, che si identifica con gli affamati, gli assetati, gli stranieri, gli ammalati, i carcerati, e dice: ‘Ogni volta che avete fatto queste cose a uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l’avete fatto a me'”. Sono le parole del Papa nell’introdurre la preghiera all’Angelus in collegamento dalla cappella di Casa Santa Marta, lette da mons. Braida. “È un Re sensibile al problema della fame, al bisogno di una casa, alla malattia e alla prigionia: tutte realtà purtroppo sempre molto attuali. Affamati, persone senza tetto, spesso vestite come possono, affollano le nostre strade: le incontriamo ogni giorno. E anche per ciò che riguarda infermità e carcere, tutti sappiamo cosa voglia dire essere malati, commettere errori e pagarne le conseguenze. Ebbene, il Vangelo oggi ci dice che si è ‘benedetti’ se si risponde a queste povertà con amore, col servizio: non voltandosi dall’altra parte, ma dando da mangiare e da bere, vestendo, ospitando, visitando, in una parola facendosi vicini a chi è nel bisogno. E questo perché Gesù, il nostro Re che si definisce Figlio dell’uomo, ha le sue sorelle e i suoi fratelli prediletti nelle donne e negli uomini più fragili”, ha aggiunto il Pontefice.

 

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