Ritrovato il corpo sulle sponde del lago di Barcis. Su Turetta pende un mandato di cattura internazionale

E’ stato recuperato poco fa, sulle sponde del lago di Barcis, in Friuli, il cadavere di Giulia Cecchettin. Il ritrovamento è avvenuto nell’area dove da ieri si erano concentrate le ricerche della coppia di ex fidanzati svaniti nel nulla da sabato sera. Il corpo è stato recuperato dai sommozzatori dei vigili del fuoco. Sul posto stanno arrivando i carabinieri del comando provinciale di Venezia, insieme al padre di Giulia, Gino Cecchettin, e al sostituto procuratore di turno. A poca distanza da dove è stato trovato il corpo, in un parcheggio utilizzato dai villeggianti per posteggiare roulotte e camper, è stata ritrovata una Fiat Grande Punto. I carabinieri stanno verificando la corrispondenza del numero di targa con quella di proprietà di Filippo Turetta.

20:33 Papà torna a casa e abbraccia sorella Giulia

Gino Cecchettin, il papà di Giulia, è tornato a casa dopo aver riconosciuto il corpo della figlia, trovata morta oggi nel lago di Barcis, in provincia di Pordenone. Ad attenderlo sul vialetto la figlia Elena, i due si sono abbracciati e sono rientrati in casa senza parlare con i numerosi cronisti presenti fuori dalla casa da cui Giulia è uscita sabato scorso a Vigonovo, in provincia di Venezia.

20:06 Fiori e biglietti fuori casa di Giulia

Vigonovo - I fiori davandi alla casa di Giulia Cecchettin

“Ora sarai insieme alla tua mamma piccola stella”, “ciao piccola dolce Giulia”, “riposa in pace tra le braccia della tua mamma. Sei la figlia di tutti noi”. Sono solo alcuni dei biglietti adagiati su dei mazzi di fiori che si trovano fuori da casa di Giulia Cecchettin, la 22enne trovata morta oggi al lago di Barcis, in provincia di Pordenone. Per l’omicidio è ricercato il suo ex fidanzato Filippo Turetta. Tanti i mazzi di fiori e tante le rose bianche intorno al perimetro della villetta Cecchettin. Sul cancello ci sono ancora i fiocchi che sua sorella Elena aveva messo il giorno in cui Giulia avrebbe dovuto laurearsi.

19:13 Sul corpo di Giulia evidente frattura alla testa

Un’evidente frattura alla testa con un’abbondante fuoriuscita di sangue. Si presentava così il cadavere di Giulia Cecchettin, al momento del ritrovamento avvenuto questa mattina sulle sponde del lago di Barcis, alla confluenza con un canale. L’autopsia, che verrà effettuata a inizio della prossima settimana, stabilirà la compatibilità delle fratture con le macchie di sangue repertate dai carabinieri sulla strada vicinale della zona industriale di Fossò. Lì Filippo Turetta l’avrebbe tramortita prima di caricarla di forza nella Fiat Grande Punto.

19:04 Per Procura Giulia gettata tra sabato e domenica, poi la fuga

Secondo quanto ricostruito dalla procura della Repubblica di Venezia in base agli elementi raccolti dai carabinieri delegati per le indagini, Filippo Turetta si sarebbe sbarazzato del corpo agonizzante della ex fidanzata Giulia Cecchettin, gettandolo sulle sponde del lago di Barcis in prossimità della confluenza di un torrente, la notte tra sabato e domenica. Secondo gli inquirenti domenica, secondo i rilevamenti del sistema ‘Targa System’ sulla targa della Fiat Punto di Turetta, l’automobile avrebbe varcato il confine di Tarvisio per fuggire in Austria. Questo elemento, unito ai risultati dell’autopsia, che verrà effettuata a inizio settimana prossima, permetterà di circoscrivere l’orario della morte della 22enne e le cause che l’hanno provocata. La procura affiderà a breve l’incarico peritale al medico legale, che dovrà effettuare l’esame autoptico.

18:13 Elena Cecchettin: “Giulia vittima di Stato patriarcale e fallito”

“Giulia Cecchettin, 22 anni, 103esima vittima del 2023 dello Stato patriarcale italiano, di violenza maschile”. A scriverlo in una stories sul suo canale social è Elena Cecchettin, sorella di Giulia. Il post, in inglese, prosegue: “Non c’è un solo posto dove puoi essere al sicuro come donna in Italia, non ci sono uomini di cui ti puoi fidare. Una donna ogni 72 ore, ordinaria amministrazione per uno Stato fallito, incapace di proteggere le sue figlie, poco disposto ad educare i suoi figli”. “Per favore, prenditi cura di tutte le donne della tua vita. E soprattutto responsabilizza gli uomini – prosegue Elena Cecchettin -. Ritieni responsabile quell’amico che fa sempre battute inappropriate, quell’amico che tratta sempre le donne come oggetti, quell’amico che è così eccessivamente possessivo nei confronti della sua ragazza da non permetterle di fare nulla a sua insaputa. Parla con loro. Spiega loro che noi, noi donne, siamo altrettanto reali e altrettanto meritevoli di una vita libera quanto loro. Che Giulia riposi e che questa sia l’ultima volta che ciò accade. Qualcosa deve cambiare. Per te bruceremo tutto”. 

18:11 Turetta cercava kit di sopravvivenza su internet

Kit di sopravvivenza in alta quota e abbigliamento per escursioni in montagna. Queste, secondo quanto apprende l’agenzia LaPresse, le ricerche che era solito fare sui motori di ricerca su internet Filippo Turetta, insieme a itinerari estremi nel versante Tirolese meridionale dell’Austria. Nella perquisizione domiciliare, effettuata ieri pomeriggio dai carabinieri su delega della procura di Venezia, sarebbero stati sequestrati dei dispositivi elettronici, Pc e tablet, e alcuni capi d’abbigliamento.

17:46 Polizia austriaca conferma l’ingresso della Punto di Turetta

Secondo lo scambio di informazioni, gestito dall’Interpol, tra le autorità italiane e quelle austriache, la Fiat Grande Punto nera di Filippo Turetta avrebbe attraversato il confine a Tarvisio per poi proseguire via Villach fino a Lienz dove mercoledì è stato registrato il suo numero di targa, come ora è stato confermato ufficialmente. Dopo tre giorni di assenza, la targa dell’automobile di Turetta sarebbe riapparsa a Lienz in Austria dalla parte del versante del Tirolo Orientale. 

17:42 Legale Filippo: “Escludo premeditazione”

Escludo ci sia stata premeditazione”. Lo dice a LaPresse Emanuele Compagno, il legale di Filippo Turetta. “Filippo non avrebbe accompagnato Giulia a casa dopo che sono stati al centro commerciale”, spiega l’avvocato, perché “avrebbe preso più soldi o magari una valigia con dei vestiti”.

17:15 Per quotidiano austriaco Turetta è in Carinzia

Secondo il quotidiano austriaco ‘Neue Kronen Zeitung’, il giornale più diffuso in Austria, le ricerche di Filippo Turetta, accusato di aver ucciso l’ex fidanzata Giulia Cecchettin, si sono concentrate in Carinzia, la regione dell’Austria meridionale nella parte orientale delle Alpi dove si trova la vetta del ‘Grossglockner’, una delle più alte della catena montuosa, dove Filippo aveva più volte organizzato delle escursioni. La notizia che la Fiat Grande Punto nera si trovava in Austria era stata anticipata dall’agenzia LaPresse. Scrive così ‘Neue Kronen Zeitung’: “Da sabato scorso sono in corso le ricerche dell’ex coppia italiana scomparsa. Le ricerche si sono estese anche alla Carinzia perché qui è stata avvistata l’auto dell’uomo“. 

L’appello del procuratore Bruno Cherchi a Turetta: “Costituisciti”

 “La ricostruzione che potrebbe fare il Turetta sarebbe molto importante anche per lui stesso. Quindi l’invito è a non continuare questa fuga verso l’Austria e si costituisca“. Lo ha detto al Tg1 il Procuratore capo di Venezia, Bruno Cherchi. Di Filippo Turetta, accusato dell’omicidio dell’ex fidanzata Giulia Cecchettin, non si hanno notizie da sabato scorso. 

Venezia, sorella Giulia: “E’ stato il vostro bravo ragazzo”

E’ stato il vostro bravo ragazzo“. E’ quanto si legge in una delle stories pubblicate sul proprio canale social dalla sorella di Giulia Cecchettin, Elena. La frase è contenuta in un post della scrittrice Valeria Fonte, che la giovane ha rilanciato. Nella stories successiva, Elena Cecchettin scrive “Per te bruceremo tutto”. Poco prima la ragazza aveva rilanciato un altro post, stavolta dell’attivista Carlotta Vagnoli, in cui è scritto: “Prevedibile dalla descrizione di quel bravo ragazzo, troppo bravo: non farebbe male neanche a una mosca. Certo, a una mosca no. Ma a una donna, beh, quella è tutta un’altra storia”. 

Venezia, sorella Giulia Cecchettin posta foto in bianco e nero 

Una foto in bianco e nero e la frase in inglese ‘Rest In Power. I love you‘. E’ il post pubblicato poco fa da Elena Cecchettin, sorella di Giulia Cecchettin, sul suo profilo Instagram. Nella foto le due sorelle sorridono scattandosi un selfie allo specchio.

Venezia, cadavere Giulia Cecchettin con vestiti giorno scomparsa

Secondo quanto apprende LaPresse, Giulia Cecchettin aveva indosso gli stessi abiti che la 22enne vestiva al momento della scomparsa. La procura e i carabinieri riceveranno a breve i risultati degli esami sulle macchie di sangue repertate sul marciapiede della strada vicinale della zona industriale a Fossò (Venezia), distante 6 km da Vigonovo. Sul corpo recuperato verranno effettuati i prelievi di tessuto e di sangue per estrarre il profilo genetico e confrontarlo con quello dei familiari di Giulia.

Venezia, legale famiglia Giulia” E’ momento del dolore”

“Adesso è il momento del dolore. Dobbiamo stringerci intorno al dolore della famiglia di Giulia. Intanto è stato ritrovato il suo corpo ma ora è necessario appurare le responsabilità e capire cosa sia successo”. Confidiamo nel lavoro delle forze dell’ordine”. Lo ha detto a LaPresse l’avvocato Stefano Tigani, legale della famiglia Cecchettin dopo il ritrovamento del corpo di Giulia.

Venezia, cugino Giulia: “Spero trovino quel vigliacco”

“Non c’è più niente da dire, Filippo ha ucciso mia cugina. Spero che trovino quel vigliacco, se non si è già ammazzato anche lui”. Così a LaPresse Giovanni, il cugino di Giulia Cecchettin.

 

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