Faysal Rahman, nato in Bangladesh, si addestrava con un mitragliatore AK-47 e si diceva pronto a compiere attentati suicidi

Si chiama Faysal Rahman, nato in Bangladesh, ma residente a Genova, la presona arrestata all’alba dalla Digos in una operazione antiterrorismo. Dalle indagini è emerso che l’uomo, ritenuto esponente di una cellula pakistana affiliata ad Al Qaeda, si addestrava con un fucile mitragliatore AK-47.

Tra le accuse – scrive la Procura di Genova in una nota – anche quella di aver compiuto attività di auto-addestramento finalizzata al compimento di atti di violenza ovvero di sabotaggio di servizi pubblici essenziali, acquisendo in autonomia istruzioni sull’uso di armi da fuoco (in particolare sul fucile mitragliatore denominato “AK-47”) e sulle tecniche militari di combattimento.

Faysal Rahman “manifestava in rete la sua disponibilità al combattimento ed al martirio (mediante il compimento di attentati suicidi) creando e pubblicando un video nel quale si riprendeva mentre effettuava esercizi ginnici (anche di natura militare, quali l’avanzamento a braccia appeso ad una rastrelliera) con in sottofondo l’audio della canzone Soldiers of Allah in lingua araba”. Lo comunica la Procura di Genova in una nota.

Sui propri account Facebook “Guerriero/Soldato di Dio” e “Amante di Al-Qaeda” si attivava per acquistare la bandiera dell’organizzazione terroristica di appartenenza. Divulgava attraverso la rete internet, i social network Facebook ed Instagram, nonché attraverso piattaforme di messaggistica istantanea quali WhatsApp e Telegram azioni violente riconducibili ai menzionati gruppi terroristici: – aderiva al gruppo informale denominato il Gruppo dei 20″ (a sua volta arrivava dal gruppo Facebook “20 mila discepoli”), composto da venti soggetti accomunati dal sentimento.

© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata