L'ex boss di Cosa Nostra è morto a 61 anni. La salma da L'Aquila alla Sicilia

È cominciata verso le 13 l’autopsia sul corpo di Matteo Messina Denaro, l’ex boss di Cosa Nostra morto all’ospedale San Salvatore dell’Aquila. Il medico legale, Cristian D’Onofrio, ha avuto ufficialmente l’incarico dalla Procura e si è recato in ospedale, nel reparto di anatomia patologica, per procedere all’esame.

Dopo il nulla osta, il corpo è stato trasferito a Castelvetrano, paese di origine del boss 62enne, arrestato lo scorso 16 gennaio a Palermo mentre si recava in clinica per una seduta di chemioterapia per curare il tumore al colon di cui era affetto. Messina Denaro è stato recluso al 41bis nel carcere Le costarelle di Preturo dell’Aquila. 

Concluse le pratiche per il nulla osta, nemmeno un’ora dopo l’autopsia, la salma di Matteo Messina Denaro era pronta per partire dall’obitorio dell’ospedale dell’Aquila dopo essere stata ricomposta. Le spoglie del boss di Cosa nostra sono state deposte in una bara di cedro. Verranno traslate con la scorta della polizia penitenziaria e dalle altre forze dell’ordine in Sicilia. Il carro funebre con il feretro, con 3 autisti, percorrerà circa 1.053 chilometri dall’Aquila e ha raggiunto direttamente Castelvetrano (Trapani).

La salma di Matteo Messina Denaro è stata caricata su un carro funebre Mercedes ed è appena partita alla volta della Sicilia. Le spoglie del 62enne boss di Cosa nostra, morto per un tumore al colon, sono state deposte in una bara di cedro e, nella notte verranno traslate con la scorta delle forze di polizia, direzione Sicilia. Undici ore di viaggio, almeno, per il carro funebre con il feretro partito da un ingresso secondario dell’ospedale San Salvatore dell’Aquila che ha percorso circa 1.053 chilometri per raggiungere direttamente Castelvetrano (Trapani). In mattinata è prevista la tumulazione nella cappella di famiglia. 

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