Il vescovo durante l'omelia: "Non si può imporre perdono", nuovo sopralluogo degli inquirenti nella casa dell'arrestato

Folla ai funerali a Roma di Michelle Causo, la giovane accoltellata a morte il 28 giugno, nella parrocchia di Santa Maria della Presentazione a Torrevecchia. Decine le persone dentro e fuori la chiesta, il passaggio della bara è stato accolto dagli applausi. “Davanti alla bara di Michelle ci sentiamo tutti sconfitti e affranti, dobbiamo togliere i sandali e le nostre certezze” ha detto il parroco. “La morte di Michelle ci pone delle domande come società civile: dove stiamo andando?”.

Vescovo: “Non si può imporre perdono a famiglia Michelle”

Il perdono è un valore liberante e non lo si può imporre e non si può chiedere alla famiglia di Michelle di perdonare. Nostro signore ce l’ha insegnato il perdono e sappiamo che è l’unica arma che rompe il cerchio del male. Io spero si arrivi al perdono attraverso la giustizia”. Così Baldo Reina, vescovo ausiliare del settore ovest della Diocesi di Roma poco prima di officiare il funerale di Michelle Causo, l’adolescente di Primavalle uccisa da un coetaneo e poi scaricata in uno spazio per la raccolta dei rifiuti, parlando nella chiesa di Santa Maria della Presentazione a Torrevecchia.

Vescovo: “Dietro tragedia sistema educativo in tilt” 

Di fronte a questa tragedia abbiamo il dovere di riflettere perché il sistema educativo è andato in tilt. È facile sparare contro la famiglia o gli amici. Noi adulti abbiamo il dovere di capire cosa non abbiamo fatto e cosa siamo chiamati a fare da qui in avanti. Se succedono fatti così crudeli c’è una responsabilità di chi l’ha commesso ma come adulti non possiamo girare le spalle”. Così Baldo Reina, vescovo ausiliare del settore ovest della Diocesi di Roma officiante il funerale di Michelle Causo, l’adolescente di Primavalle uccisa da un coetaneo e poi scaricata in uno spazio per la raccolta dei rifiuti, parlando nella chiesa di Santa Maria della Presentazione a Torrevecchia. 

Legale madre: “Nessuno ha chiesto perdono”

Per ora la parola perdono non è presa in considerazione anche perché non mi sembra che nessuno lo abbia chiesto, ma questo attiene alla sfera e personale e presuppone un percorso complesso che non credo rilevi in questo momento”. A parlare è Claudia Di Brigia, avvocato di Daniela Bertoneri, madre di Michelle Causo, l’adolescente uccisa a Primavalle da un coetaneo. “In alcune dichiarazioni la famiglia non riconosce la ragazza e per questo abbiamo dovuto mettere un punto per arginare questa deriva di dichiarazioni non verificate, personalistiche e ipotetiche. Purtroppo in questa fase di dati certi ne abbiamo pochissimi”, aggiunge la legale. 

Legale madre: “Famiglia chiede giustizia non vendetta”

La famiglia di Michelle chiede giustizia e che questa vicenda sia gestita con serietà e rigore. Noi siamo presenti per affermare l’esigenza di giustizia e una ricostruzione della verità più rispettosa possibile della vita di questa povera ragazza morta nel modo in cui sappiamo”. A parlare è Claudia Di Brigia, avvocato di Daniela Bertoneri, madre di Michelle Causo, l’adolescente uccisa a Primavalle da un coetaneo. “La famiglia – precisa la legale – in questo momento ha solo il desiderio di avere dati certi su quello che è successo quel giorno. Non hanno intenti di vendetta e non cavalcheremo certi impulsi”, rimarca. 

Bara Michelle portata al cimitero di Santa Ninfa 

Il feretro di Michelle Causo è stato trasportato verso il cimitero di Santa Ninfa per la sepoltura dopo la cerimonia che si è celebrata a Roma, nella parrocchia di Santa Maria della Presentazione, per i funerali della diciessettenne di Primavalle uccisa a coltellate da un coetaneo e poi trasportata in un carrello della spesa in un’area destinata alla raccolta dei rifiuti. All’ultimo saluto dell’adolescente erano presenti centinaia di ragazzi e giovani che hanno salutato Michelle con un volo di palloncini bianche e rosa e a forma di lettera M, come la iniziale del nome della ragazza. 

Nuovo sopralluogo degli inquirenti nella casa dell’arrestato

Nuovo sopralluogo degli agenti di polizia scientifica e squadra mobile, nella casa di via Giuseppe Benedetto Dusmet, quartiere Primavalle, dove Michelle Causo è stata accoltellata a morte il 28 giugno. Il procedimento vede indagato e detenuto a Casal Del Marmo un 17enne, accusato di omicidio aggravato da occultamento e vilipendio del cadavere

© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata