La vittima è l'81enne Bruno Delnegro, il corpo è stato abbandonarlo a Castrovalva, in Abruzzo, dopo aver percorso 350 chilometri dalla Puglia

È Bruno Delnegro, pensionato 81enne di Trani, l’uomo trovato senza vita la scorsa estate, ai margini di un costone di roccia a Castrovalva, frazione di Anversa degli Abruzzi, nell’aquilano. Dopo un’accurata indagine dei carabinieri di Sulmona (L’Aquila) si è riusciti a risalire all’identità dell’uomo. I suoi 3 figli e la compagna di uno di essi sono stati iscritti nel registro degli indagati per soppressione di cadavere, truffa ai danni dell’Inps e indebito utilizzo di carta bancomat.

Secondo quando risulta dalle indagini dei carabinieri, l’anziano, allettato e incapace di provvedere a sé stesso, sarebbe stato trovato morto nel proprio letto da uno dei figli che, in concorso con la compagna, avrebbe deciso di disfarsi del cadavere spogliandolo e mettendolo in un sacco a pelo, appena acquistato, per poi abbandonarlo lungo una stradina di Castrovalva, dopo aver percorso con l’autovettura 350 chilometri da Trani. Questo per continuare a percepire la pensione del padre, circa 3 mila euro al mese, riuscendo ad incassare complessivamente la somma di circa 60 mila euro con pari danno per l’Istituto nazionale di previdenza sociale.

Delnegro è stato identificato grazie all’attività dei carabinieri del nucleo Investigativo dell’Aquila che, partendo dal ritrovamento del cadavere nudo e senza documenti e, concentrando gli accertamenti su una protesi femorale che gli era stata impiantata, sono riusciti a ‘generalizzare il cadavere’. L’attività investigativa ha permesso di ricostruire, passo dopo passo, gli eventi che si sono succeduti in quei giorni, con l’abbandono del corpo dell’anziano nella notte tra il 26 e il 27 luglio dello scorso anno. Rilevante, per la procura di Sulmona (L’Aquila) la mancata segnalazione del decesso all’Inps e il fatto che i figli abbiano continuato a percepire e spendere per quasi un anno la pensione e i risparmi del padre. 

Ascoltati i 4 indagati

Non si esclude che possano riferire in merito alla vicenda del giallo di Castrovalva i 4 indagati della morte di Bruno Delnegro, 81enne pensionato, il cui corpo venne ritrovato a luglio dello scorso anno nella frazione di Anversa degli Abruzzi, nell’aquilano d’alta quota, in un sacco a pelo e senza documenti. A identificare il cadavere e ricostruire la vicenda sono stati i militari del Nucleo investigativo del Comando carabinieri della provincia dell’Aquila, guidati dal tenente Toni Bocchino. Uno dei 3 figli del pensionato, con la compagna, avrebbe deciso di nascondere la morte del padre per non perdere i 3 mila euro, tra pensione e altri contributi per l’invalidità dell’anziano, percepiti ogni mese. Risulterebbe che i figli del pensionato non sono disoccupati e non avrebbero problemi economici. I carabinieri hanno dato finalmente un nome al corpo trovato nel piccolo borgo incastonato in un costone di roccia, nella valle del Sagittario, tra le alture abruzzesi, che aveva fatto ipotizzare ad un’azione legata alla ‘mafia pascoli’.

Chi sono i figli di Bruno Delnegro

I carabinieri hanno finalmente fatto luce sul caso, identificando, dopo quasi un anno, il corpo di Bruno Delnegro. Fatto è che tutti i figli del pensionato, che hanno dai 50 ai 57anni e sono originari di Trani, lavorano con buoni stipendi e ora risultano iscritti nel registro degli indagati, assieme alla compagna di uno di loro. Sono accusati di soppressione di cadavere, truffa ai danni dell’Inps e indebito utilizzo di carta bancomat. L’81enne era incapace di provvedere a sé stesso, sarebbe stato trovato morto nel proprio letto da uno dei figli che, in concorso con la compagna, avrebbe poi deciso di disfarsi del cadavere spogliandolo e mettendolo in un sacco a pelo, appena acquistato, per poi abbandonarlo lungo una stradina di Castrovalva, nella notte tra il 26 e il 27 luglio 2022 dopo aver percorso con l’auto 350 chilometri da Trani alla valle del Sagittario. Piano che ha permesso ai figli di percepire circa 60mila euro, a danno dell’Istituto nazionale di previdenza sociale. Per identificare Delnegro, privo di documenti, il Nucleo investigativo dell’Aquila è partito da una protesi femorale che gli era stata impiantata. L’impianto è stato fatto analizzare da una equipe di esperti all’ospedale Santissima Annunziata di Chieti, nel reparto di medicina legale. Da lì si è risaliti alla casa produttrice dell’impianto e al luogo in cui l’uomo era stato sottoposto ad intervento chirurgico. Gli inquirenti, in queste ore, stanno ascoltando a Trani i parenti del pensionato per ricostruire tutti gli aspetti di questa triste vicenda. 

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