Il collettivo NoName su Telegram ha accusato l'Italia di "fornire supporto all'Ucraina". Ma il Viminale smentisce: "È problema tecnico"

È fuori uso al momento il sito internet della carta d’identità elettronica del ministero dell’Interno. Il collettivo di hacker filo-russi ‘No Name’ ha rivendicato su Telegram l’attacco accusando l’Italia di “fornire supporto all’Ucraina” e di non avere alcuna “indipendenza” dagli “alleati”. Si dovrebbe trattare dei classici attacchi Ddos che tentano di rendere non disponibile un sito web o una risorsa di rete sovraccaricandoli con traffico dannoso e rendendoli inutilizzabili. L’acronimo sta per ‘Distributed Denial-of-Service’: gli hacker sovraccaricano il sito preso di mira con traffico Internet indesiderato, impedendo a quello normale di giungere alla destinazione prevista. 

Viminale smentisce: “È problema tecnico”

“I servizi della Carta di identità elettronica sono momentaneamente indisponibili esclusivamente per un problema tecnico nella fornitura della connettività internet, causato dall’incendio divampato nella giornata di ieri nei pressi della Stazione Tiburtina, che ha coinvolto cavi della fibra ottica”. È quando comunica il Viminale in una nota in merito al mancato funzionamento del sito del ministero dell’Interno relativo al servizio di carta di identità elettronica.

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