Sgominata banda delle "truffe romantiche"

Otto persone sono finite in manette a Roma con l’accusa di truffa aggravata, riciclaggio e sostituzione di persona. Vittime della banda, specializzata nelle cosiddette “truffe romantiche”, sono state una serie di donne circuite e frodate. Come emerso dalle indagini, i criminali utilizzavano profili social fake spesso presentandosi come personaggi affascinanti e rassicuranti, con l’obiettivo di instaurare un rapporto con le vittime fino ad indurle a credere ad una relazione sentimentale. Guadagnata la fiducia e la confidenza delle vittime, i criminali chiedevano denaro, utilizzando le scuse più disparate e con maggiore frequenza. Dal canto loro le vittime hanno evidenziato comportamenti simili, sentendosi imprigionate in una relazione a distanza e con un coinvolgimento tale da faticare a rendersi conto di essere al centro di una truffa. L’operazione è stata condotta dalla Polizia di Stato che ha eseguito un’ordinanza applicativa di misure cautelari emessa dal gip di Roma.

 

L’indagine ha preso piede dalla denuncia di una signora, contattata su Facebook da un certo “Larry Brooks“, sedicente ufficiale dell’esercito statunitense, di stanza in Siria, con la foto profilo raffigurante un affascinante uomo di mezza età. Una volta instaurata una relazione sentimentale la donna in questione ha effettuato una serie di bonifici all’uomo dopo che quest’ultimo millantava presunti problemi che gli impedivano di venire in Italia. Uno schema collaudato e utilizzato su tutte le vittime.

© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata