Alessia Crocini alla guida dell'associazione, parla dello stop alla registrazione dei figli nati da coppie omogenitoriali a Milano

Alessia Crocini è una grafica pubblicitaria ma è anche madre di un bimbo di 8 anni ottenuto con la sua compagna grazie alla fecondazione assistita praticata in Spagna. Nella sua vita è impegnata a sostenere i diritti delle famiglie omogenitoriali. Una battaglia che oggi la vede alla guida dell’associazione “Famiglie Arcobaleno” e che torna ad arrabbiarsi contro quello che lei definisce un vero e proprio “bullismo di Stato”. “Interrompere la registrazione dei figli nati da coppie omogenitoriali a Milano così come bocciare il regolamento Ue sulla genitorialità – accusa – fanno parte di una operazione di accerchiamento”. “Ce lo avevamo promesso e lo stanno facendo – aggiunge Alessia- In campagna elettorale, Fratelli d’Italia e Lega lo avevano detto chiaramente: quelle schifezze non le vogliamo, la famiglia è composta da una madre e da un padre”. “Non che prima avevamo una situazione rosea- continua- ma certo questo segna un passo significativo verso democrazie a rischio come quella polacca o ungherese e non certo un passo avanti verso democrazie più compiute”.

© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata