Il massimale di Reale Mutua, assicurazione di Ferrovie del Mottarone, era 10 milioni di euro: accordo chiuso per più di 8. "Ma al tavolo manca Leitner", dicono i legali

E’ arrivato un primo acconto del risarcimento concordato per il piccolo Eitan, unico sopravvissuto alla strage della funivia del Mottarone del 23 maggio 2021, e per la famiglia paterna da parte di Reale Mutua, assicurazione di Ferrovie del Mottarone. Si tratta di un acconto – che per Eitan è inferiore al milione di euro, secondo quanto si apprende si aggira infatti intorno ai 700 mila euro – giudicato “non soddisfattivo” dai legali della famiglia paterna e arrivato “senza alcuna rinuncia alle azioni nei confronti di tutti coloro che saranno ritenuti responsabili”, spiega Emanuele Zanalda, avvocato, tra gli altri, della zia Aya Biran.

Reale Mutua ha proceduto agli acconti nonostante, secondo quanto si apprende da fonti legali, Ferrovie del Mottarone abbia osteggiato la scelta. Gli accordi, spiega ancora Zanalda, sono stati ritenuti “ben lontani” dalle richieste di danni perché al tavolo dei risarcimenti manca l’azienda Leitner. “Auspichiamo che anche a fronte di questa situazione,Leitner faccia un passo nella direzione di provare a dare un risarcimento ai famigliari delle vittime” dice Zanalda, dichiarando che nonostante le risultanze dell’incidente probatorio l’azienda non ha ancora avanzato alcuna proposta di accordo di risarcimento.

Secondo quanto si apprende, il massimale previsto era di 10 milioni di euro: l’accordo siglato con Reale Mutua supera gli 8 milioni, poiché i restanti vengono tenuti da Reale Mutua per eventuali altri parenti di Eitan che dovessero fare richiesta e che non erano inclusi nell’attuale accordo.

Aya Biran al momento non è ufficialmente tutrice legale di Eitan: sono in corso le pratiche per l’adozione del piccolo, dopo la vicenda che lo ha visto conteso tra il ramo paterno e materno. Il tutore legale è al momento un soggetto terzo, un avvocato.

La notizia è stata anticipata dall’edizione odierna de ‘La provincia pavese’ ed era stata in parte anticipata anche dal Corriere della Sera. 

 

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