Assolti i cinque imputati nel procedimento relativo all'uccisione della giovane ad Arce

Depositata le motivazioni della sentenza del 15 luglio 2022 sull’omicidio Mollicone. “In ordine alla sussistenza del fatto contestato, gli esiti dibattimentali non offrono indizi gravi, precisi e concordanti sulla base dei quali possa ritenersi provata, oltre ogni ragionevole dubbio, la commissione in concorso da parte degli imputati della condotta omicidiaria contestata. Come già ampiamente esaminato, numerosi elementi indiziari, costituenti dei tasselli fondamentali dell’impianto accusatorio del pm, non sono risultati sorretti da sufficiente e convincente compendio probatorio” si legge nelle motivazioni dei giudici della Corte d’Assise di Cassino, con cui sono stati assolti i cinque imputati del procedimento legato all’omicidio di Serena Mollicone, del 2001.

Giudici: “Impronte dimostrano coinvolgimento di ignoti”

A fronte di “carenze probatorie” nei confronti degli imputati assolti nel processo legato all’omicidio di Serena Mollicone, “si deve evidenziare come dall’istruttoria dibattimentale siano emersi consistenti e gravi elementi indiziari dai quali si deve necessariamente desumere l’implicazione nella commissione del delitto in esame di soggetti terzi, che sono rimasti ignoti”. È quanto si legge nelle motivazioni dei giudici della Corte d’Assise di Cassino che aggiungono, “ci si riferisce in primo luogo al rinvenimento di impronte dattiloscopiche all’interno dei nastri adesivi che legavano le mani e le gambe di Serena, impronte ritenute utili per l’identificazione e che non appartengono agli imputati”.”Su un’impronta risulta esser stato rinvenuto un profilo genetico misto, con contribuente maschile, di cui è stata esclusa la paternità degli imputati, proseguono. 

Giudici: “No prove depistaggi maresciallo Mottola”

“Non sono stati provati molti degli asseriti depistaggi che secondo l’accusa il maresciallo Mottola avrebbe compiuto in sede di prime indagini”. È quanto scrivono i giudici della Corte d’Assise di Cassino nelle motivazioni della sentenza di assoluzione degli imputati nel procedimento legato all’omicidio di Serena Mollicone, avvenuto ad Arce, nel Frusinate, nel 2001. Inoltre, in riferimento all’ipotesi che Serena, prima di essere uccisa, abbia battuto la testa contro la porta della caserma, “si ritengono in particolare convincenti le critiche formulate dai consulenti medico legali delle difese – scrivono ancora i giudici – i quali hanno sostenuto l’incompatibilità tra il quadro lesivo presentato da Serena e l’impatto contro una superficie piatta e ampia, come una porta, ciò in particolare in assenza di altre lesioni che siano oggettivamente indicative di una colluttazione, nonché dell’afferramento e della violenta spinta della vittima contro la porta”.

 

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