Trovato anche un bicchiere con 400 bossoli, tutti esplosi

Proseguono le perquisizioni nelle abitazioni e nei covi collegati a Matteo Messina Denaro. Durante una perquisizione a Campobello di Mazara nel Trapanese nell’abitazione di via Cb 31 è stata trovata una pistola revolver ‘Smith & Wesson’ calibro 38 special, completa di 5 cartucce.

L’arma da fuoco, con matricola abrasa, è stata rinvenuta nel corso della perquisizione: nella stessa circostanza è stato rinvenuto un involucro con ulteriori 20 cartucce dello stesso calibro.

Nell’abitazione perquisita ieri a Campobello di Mazara, in provincia di Trapani a via San Giovanni 224 è stato trovato invece un bicchiere con dentro 40 bossoli, tutti esplosi. La casa sarebbe degli ex suoceri di Andrea Bonafede, l’uomo che avrebbe fatto da prestanome a Messina Denaro: i coniugi sono morti anni fa e la casa risulta disabitata da tempo.

Programmata seconda chemioterapia in carcere

Matteo Messina Denaro, dalla notte del 16 gennaio detenuto nel carcere dell’Aquila, ha superato bene la prima seduta di chemioterapia per il tumore al colon e sarebbe stata programmata una seconda somministrazione di farmaci a breve giro, da garantire sempre nella stanza attigua alla sua cella, attrezzata per la chemioterapia.Il boss di cosa nostra ha avuto qualche disturbo gastrointestinale dalla somministrazione di farmaci nel carcere di Preturo. La flebo è stata iniettata venerdì scorso dal personale medico del professor Luciano Mutti, primario di oncologia dell’ospedale San Salvatore dell’Aquila.

“Abbiamo un trattamento regolare così come per ogni ristretto e in particolar modo per uno affetto da patologia tumorale, quella del Colon, abbastanza aggressiva”, ha dichiarato il garante dei detenuti Abruzzo, Gianmarco Cifaldi, sottolineando che sono state attivate tutte le necessarie attenzioni per seguire il detenuto. Con i nuovi provvedimenti della Convenzione europea dei diritti dell’uomo (Cedu) in ogni istituto con il 41bis sono state attivate delle procedure atte a garantire il diritto alla salute come normato dalla Costituzione, ha spiegato più volte il garante.

Un pentito: “Messina Denaro si è fatto trovare”

Secondo un pentito, Luigi Bonaventura, Matteo Messina Denaro “si è fatto trovare” lasciando “tracce come Pollicino” a partire da circa due anni e mezzo fa. Ecco l’intervista completa di LaPresse.

 

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