Oltre 50 i dispersi.La tragedia vicino alla città mediterranea di Garabulli, circa 60 chilometri a est della capitale Tripoli

È di almeno 8 morti e 58 dispersi il bilancio del naufragio di un’imbarcazione che trasportava migranti diretti in Europa, che si è rovesciata al largo della Libia. Lo riferisce il portavoce della Mezzaluna rossa libica, Tawfik al-Shukri, spiegando che il naufragio è avvenuto martedì al largo della città mediterranea di Garabulli, circa 60 chilometri a est della capitale Tripoli. L’imbarcazione trasportava almeno 150 migranti, di cui 84 sono sopravvissuti che sono stati portati in centri di detenzione per migranti gestiti dal governo. Al-Shukri ha riferito che i corpi recuperati erano tutti di uomini e ha condiviso immagini che mostrano operatori in uniforme della Mezzaluna rossa mentre chiudono sacchi neri per i cadaveri con il Mar Mediterraneo sullo sfondo.

Negli ultimi anni la Libia è emersa come il principale punto di transito per i migranti provenienti dall’Africa e dal Medioriente che cercano di raggiungere l’Europa. Il Paese, ricco di petrolio, è sprofondato nel caos dopo la rivolta sostenuta dalla Nato che nel 2011 ha rovesciato e ucciso l’autocrate Muammar Gheddafi. Il naufragio di martedì è l’ultima di una serie di tragedie nel Mediterraneo centrale, una rotta fondamentale per i migranti. Secondo l’Organizzazione internazionale per le migrazioni (Oim) delle Nazioni Unite, nel 2023 al 21 gennaio risultavano almeno 17 i migranti morti e altri 18 dispersi al largo della Libia. Sempre secondo l’Oim, più di 1.100 migranti sono stati intercettati e riportati in Libia quest’anno. L’anno scorso almeno 529 migranti sono stati dichiarati morti e altri 848 dispersi al largo della Libia, mentre oltre 24.680 sono stati intercettati e riportati nel Paese colpito dal caos, secondo l’Oim.

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