Incontro al Mimit tra governo e sindacati, il ministro Urso: "Ci aspettiamo piena collaborazione dall'azienda"

Si è concluso l’incontro su Ilva al Mimit e i sindacati – Fiom, Fim e Uilm – hanno proclamato subito 4 ore di sciopero per il 21 novembre in tutti i siti di Acciaierie d’Italia.

“Da ministro del lavoro voglio prendere un impegno, ovvero quello di avere attenzione ad attivare un canale di confronto e a studiare immediate soluzioni. Non posso abbandonare i lavoratori. Avrete un canale di ascolto per tutte le situazioni che avete evidenziato, a partire dalla proroga della cigs dei lavoratori in Ilva As”. È quanto avrebbe assicurato, secondo fonti presenti al tavolo, la ministra del Lavoro, Marina Calderone, nel corso dell’incontro sul Ilva al Mimit.”Faremo di tutto – avrebbe affermato – per garantire la copertura perché la riteniamo necessaria. La consapevolezza del Governo è che questa vertenza è strategica perché è strategica l’azienda. C’è consapevolezza di fare un percorso che coinvolga tutti gli attori, a partire dai territori . C’è interesse, consapevolezza e senso di responsabilità da parte del Governo riguardo questa vertenza”, avrebbe concluso Calderone.

“È sciopero in tutto il gruppo perché l’azienda non ha avuto neanche il coraggio di presentarsi al tavolo a negoziare con il governo e con i sindacati“. Lo ha detto Michele De Palma, leader Fiom, al termine del tavolo su Ilva al Mimit.”Pensiamo che sia necessario scioperare per fermare l’eutanasia del gruppo e per poter ricontrattare tutto”, ha affermato, sottolineando che è necessario che l’azienda “torni nelle mani pubbliche, e che torni a negoziare e contrattare con le organizzazioni sindacali per una gestione pubblica, il rilancio il lavoro, salute sicurezza e ambientalizzazione”.

 

Urso: “Ci aspettiamo piena collaborazione”

“Ci aspettiamo che dall’incontro di oggi ci si metta sul giusto binario di confronto e che in questo ci sia anche piena collaborazione da parte dell’azienda”. Così Il ministro delle Imprese e del Made Italy, Adolfo Urso, al termine del tavolo su Ilva al Mimit, rispondendo a chi gli chiedeva se Acciaierie d’Italia avesse fatto un passo indietro sullo stop alle 145 aziende dell’indotto.

L’obiettivo del Governo è di “riequilibrare la governance per dare risposte sugli impegni presi dall’azienda, che vanno rispettati integralmente, con le scadenze previste dagli accordi. Su questo c’è il nostro impegno, credo che insieme ce la possiamo fare” prosegue Urso, al termine del tavolo su Ilva al Mimit. “Vogliamo che l’azienda rispetti l’accordo, lo Stato userà le risorse già stanziate” perché questo possa accadere e in modo tale che ci sia “una prospettiva al futuro di Acciaierie”. 

“Facciamo tutti parte della stessa nave e remiamo tutti nella stessa direzione: salvare la siderurgia italiana. Oggi abbiamo ricostituito il sistema con tutti gli attori, consapevoli che occorre delineare la politica industriale, di cui la siderurgia è un asset strategico. Insieme come sistema Italia potremmo meglio far valere il nostro interesse nazionale nel confronto con l’azienda, che poi è espressione di uno dei più grandi attori globali nel settore siderurgico. Il Made in Italy non è solo una denominazione, è anche un modo di lavorare insieme“.

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