Una trentina le perquisizioni personali domiciliari e informatiche su tutto il territorio nazionale

Quattro persone sono state arrestate con l’accusa di appartenere a un’associazione con finalità terroristiche di matrice neonazista, suprematista e negazionista. La polizia di Stato di Napoli, su delega del procuratore della Repubblica partenopea, ha eseguito una vasta operazione contro il terrorismo, condotta dalla Digos, dalla Direzione Centrale della Polizia di Prevenzione e dal Servizio Polizia Postale e Comunicazioni, con l’esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di 4 soggetti gravemente indiziati di appartenere sedenti nelle provincie di Napoli, Caserta e Avellino.

 

Per una quinta persona, a Roma, è stato disposto l’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria. È gravemente indiziata di propaganda e istigazione a delinquere per motivi di discriminazione razziale, etnica e religiosa. Sono in corso una trentina di perquisizioni personali domiciliari e informatiche su tutto il territorio nazionale.

Legami con ultranazionalisti ucraini del Battaglione Azov

Dalle indagini sono emersi contatti tra gli indagati e gruppi ultranazionalisti ucraini come il Battaglione Azov e la volontà di compiere attentati contro le forze dell’ordine. 

L’operazione di Polizia di Stato, Digos di Napoli e Direzione Centrale della Polizia di Prevenzione – UCIGOS, con il Servizio della Polizia Postale e delle Comunicazioni, segue di poco più di un anno la scoperta della cellula ‘Ordine di Hagal’ che il 19 ottobre 2021 aveva portato ad altrettante perquisizioni e al sequestro di munizioni, armi soft air, un lancia-granate, abbigliamento tattico militare e dispositivi informatici. Dall’analisi di questi ultimi è emerso un canale Telegram, denominato ‘Protocollo 4’, come elemento di contatto fra gli iscritti all’Ordine di Hagal e strumento di diffusione e propaganda di teorie naziste, negazioniste della Shoah, violente e suprematiste.

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