Il gesto disperato dei naufraghi: sono stati recuperati e uno di loro è stato fatto risalire a bordo. Sulla nave di Medici Senza Frontiere ci sono ancora 215 persone

Urlano “Help us” (“aiutateci”) i 215 migranti ancora a bordo della Geo Barents, attraccata al porto di Catania. Per loro non è stato autorizzato lo sbarco in quanto non ritenuti soggetti fragili. Alle loro grida si sono aggiunte quelle dei manifestanti di alcuni comitati antirazzisti, che da questa mattina stazionano davanti alla banchina dove è ormeggiata la nave: gli attivisti fanno sapere a LaPresse che il loro presidio sarà permanente.

“Tutti loro sono sopravvissuti, sono reduci da un’operazione di soccorso. La situazione a bordo è critica. Molti di loro non capiscono perché gli altri naufraghi sono stati fatti sbarcare ma loro no, non capiscono cosa è accaduto. Tutti hanno bisogno di un porto per lo sbarco“, ha detto Caroline Willemen del team Geo Barents. 

Per la disperazione, tre naufraghi si sono tuffati in acqua. Sono stati poi recuperati e uno di loro è risalito a bordo della nave appartenente a Msf. La ong ha comunicato: “Ha spiegato di essersi buttato per aiutare uno degli altri, ha compiuto questo gesto per raggiungere la banchina sano e salvo”. 

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