Il 40enne Walter Schiavone era stato arrestato nel giugno scorso, anche il fratello Nicola si è "pentito"

Walter Schiavone, figlio del boss del clan dei Casalesi Francesco ‘Sandokan’ Schiavone, ha deciso di iniziare a collaborare con la giustizia. Il 40enne secondogenito del capoclan ha seguito la strada tracciata dal fratello Nicola, che nel 2018 ha deciso di ‘pentirsi’ infrangendo un ‘tabù’ di quella famiglia criminale.

Walter Schiavone ha iniziato a rilasciare le prime ammissioni durante un’udienza tenuta ieri sul business del clan nella distribuzione di prodotti caseari in provincia di Caserta.  

L’arresto di Walter Schiavone nel giugno scorso

Il secondogenito del boss era stato arrestato nel giugno scorso perché ritenuto a capo di un gruppo criminale dedito alla gestione e al controllo, con modalità estorsive, della distribuzione di prodotti caseari nel Casertano, tramite società intestate a prestanome. L’articolata attività investigativa, coordinata dalla Dda di Napoli, ha permesso di smascherare il sistema criminale messo in piedi, secondo gli inquirenti, da Schiavone ed altre 4 persone. Secondo la ricostruzione del quadro indiziario, il gruppo operava tramite due società ritenute riconducibili a Schiavone, e gestite da fiduciari o prestanome. Per l’accusa, il gruppo criminale obbligava vari titolari di caseifici della penisola sorrentina a rifornire in via esclusiva di prodotti le loro società, impedendogli di avere rapporti con altri distributori. Gli imprenditori venivano poi costretti a non riscuotere crediti per decine di migliaia di euro. L’ultima fase, quella della commercializzazione, avveniva, secondo gli investigatori, eludendo il sistema di tassazione fiscale, senza che i marchi delle società comparissero nella documentazione contabile consegnata ai rivenditori al dettaglio. I 5 sono accusati di associazione di tipo camorristico, detenzione e porto in luogo pubblico di armi da sparo e da guerra, intestazione fittizia di quote societarie, concorrenza illecita ed estorsione, reati aggravati dalla finalità mafiosa.

© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata

Tag: