I cinque, due veneti, due lombardi e un piemontese, sono stati rintracciati dalla squadra mobile di Udine

Una giornata di vacanza tranquilla, una passeggiata al mare in pieno agosto si è trasformata in un incubo per una ragazza di 18 anni, martedì pomeriggio a Lignano Sabbiadoro, in provincia di Udine. La giovane avrebbe infatti subito violenze e abusi da parte di cinque ragazzi, tra i 17 e i 21 anni (un minorenne e quattro maggiorenni), ora tutti indagati. I cinque, due veneti, due lombardi e un piemontese, sono stati rintracciati dalla squadra mobile di Udine.

La violenza si sarebbe consumata quando la ragazza, friulana, ha incontrato tre giovani che già conosceva, in particolare uno di loro.

I tre l’hanno invitata ad andare nel loro appartamento, una casa che hanno affittato per le vacanze, e lì avrebbero posto in essere la violenza, in particolare due di loro, nei confronti della giovane.

Poco dopo sono arrivati altri due ragazzi, coinquilini dei primi tre, di cui uno conosciuto dalla vittima, e ci sarebbero stati ulteriori atti di violenza. La giovane è riuscita a uscire dall’appartamento solo nel tardo pomeriggio, e si è resa conto di quello che era successo. Ha subito cercato un suo amico e gli ha raccontato tutto, poi i due, anche su sollecitazione dell’amico, si sono rivolti ai genitori di lei. Appreso quanto accaduto, il padre della ragazza ha cercato i responsabili nell’appartamento dove si sarebbe consumata la violenza. Ha suonato più volte senza ottenere risposta, poi ha tentato di sfondare la porta e ne è nato un diverbio, proprio mentre giungeva sul posto una volante della polizia. Gli agenti hanno poi richiesto l’intervento della squadra mobile.

La ragazza è stata portata in ospedale a Latisana e sottoposta al protocollo per la violenza, poi ha raccontato tutto agli agenti, che hanno stabilito che ci fossero gli estremi per indagare i cinque ragazzi per violenza di gruppo.

“E’ davvero sconcertante e intollerabile che questi episodi di assoluta gravità continuino ad accadere. E sconvolge anche l’età delle persone coinvolte: la più vecchia ha solo 21 anni e ci sono pure dei minorenni. Non possiamo più ignorare l’emergenza culturale di una sessualità violenta, auspichiamo che le indagini siano repentine e le pene conseguenti severissime”, ha commentato la presidente della Commissione regionale pari opportunità del Friuli Venezia Giulia, Dusy Marcolin.

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