E' accaduto a Busto Arsizio in un'azienda estrusione di materie plastiche

Un’altra vittima del lavoro in Italia. Dopo la morte della giovane Luana D’Orazio a Prato, questa volta il dramma è avvenuto a Busto Arsizio, comune in provincia di Varese. A perdere la vita Cristian Martinelli, 49 anni, schiacciato da un tornio meccanico mentre era al lavoro nella Ditta Bandera, azienda di estrusione di materie plastiche.L’allarme è stato lanciato alle 8.32 del mattino: sul posto sono intervenuti i carabinieri, la polizia locale e i vigili del fuoco con l’elisoccorso.

All’arrivo dei soccorritori l’uomo era già in arresto cardiocircolatorio: inutili le prime manovre di soccorso e il ricovero in codice rosso all’ospedale di Legnano, dove è morto poco dopo. Nell’incidente sono rimasti feriti anche due colleghi.La moglie, ai cronisti davanti ai cancelli della ditta, ha spiegato che il marito “si lamentava che non assumevano” e che “sì” facevano turni pesanti: il 49enne lavorava nell’azienda da 30 anni.

“Non sono riuscita a dirlo alle bambine”, ha ammesso in lacrime e sotto shock. La coppia ha due figlie, di 8 e 7 anni.Sulla vicenda la procura di Busto Arsizio ha aperto un fascicolo per omicidio colposo contro ignoti. Il tornio è stato posto sotto sequestro come da prassi: le indagini chiariranno la dinamica dell’incidente e le eventuali mancanze o problematiche di sicurezza, ma la vicenda ha scosso anche la politica.”Regione Lombardia esprime profondo cordoglio ed è vicina alla moglie e alle figlie della vittima di questo grave incidente”, ha dichiarato il presidente della Regione, Attilio Fontana. “Continueremo a fare tutto quanto possibile per garantire la sicurezza sui luoghi di lavoro. L’impegno per prevenire sciagure come queste sarà sempre forte e concreto”.

Di prevenzione hanno parlato i sindacati, che in una nota hanno ricordato come “l’andamento degli infortuni e delle morti sul lavoro in Lombardia sta peggiorando: 27 morti nei primi 3 mesi del 2021 rispetto ai 21 infortuni mortali a marzo del 2020. Come organizzazioni sindacali consideriamo la sicurezza sul lavoro un diritto fondamentale e pretendiamo si faccia il necessario per garantire un lavoro sano e sicuro, chiediamo investimenti da parte delle aziende nella cultura della sicurezza e nella prevenzione di cui oggi tanto si parla, ma con insufficiente impegno per attuarle nell’organizzazione del lavoro”, chiedono Cgil Lombardia, Cisl Lombardia, Uil Milano Lombardia, Cgil Varese, Cisl Laghi e Uil Varese.

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