Pene ridotte, ma riconosciuta l'aggravante mafiosa. Il processo d'appello al Mondo di Mezzo ribalta la sentenza in primo grado del luglio 2017: nell'aula bunker di Rebibbia riconosciuto il 416 bis, il metodo mafioso dell'associazione con a capo Massimo Carminati e Salvatore Buzzi. Per i due boss cambiano le condanne: all'ex Nar 14 anni e sei mesi invece dei precedenti 20, il "re delle cooperative rosse" passa da 19 a 18 anni e 4 mesi. In primo grado, per Mafia Capitale era stata riconosciuta solo l'esistenza di due associazioni a delinquere semplici. "E' una conferma su come il sodalizio tra imprenditoria criminale e una parte della politica corrotta abbia devastato Roma", ha commentato la sindaca della Capitale, Virginia Raggi, che ha assistito alla lettura della sentenza.

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