Operazione nella capitale e nelle province di Reggio Calabria e Cosenza. Tra le vittime di usura, anche il conduttore Marco Baldini
Scacco ai Casamonica: tre anni di indagini dei carabinieri coordinati dalla procura di Roma per mettere a segno un'operazione che colpisce come mai prima d'ora il clan della periferia sud est di Roma. Trentasette persone finiscono in arresto, tra di loro ci sono 11 donne e il boss Giuseppe Casamonica di recente uscito dal carcere. Sono accusati, a vario titolo, di far parte di un'associazione di tipo mafioso dedita al traffico e allo spaccio di droga, all'estorsione, l'usura, la detenzione illegale di armi e tanto altro.
Le indagini, condotte dai carabinieri del Nucleo investigativo di Frascati coordinati dalla Direzione distrettuale antimafia, partono nell'estate del 2015, ancor prima degli sfarzosi funerali del patriarca, 'zio Vittorio', e documentano "l'esistenza di un'associazione mafiosa autoctona strutturata su più gruppi criminali, prevalentemente a connotazione familiare", scrivono gli inquirenti. Il gruppo controlla lo spaccio di tutta l'area sud est della città, ha nella zona di Porta Furba il suo quartier generale, e forti legami con altri gruppi di mafia a cominciare dalla ndrangheta.
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