L'imprenditore Benedetto Bacchi era riuscito, con l'appoggio delle famiglie mafiose, a monopolizzare il settore e a mettere in piedi una vasta rete di agenzie di scommesse abusive

Maxi blitz della polizia di Stato, coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia di Palermo, contro Cosa Nostra. Più di 200 poliziotti del servizio centrale operativo e della squadra mobile di Palermo stanno eseguendo un'ordinanza di custodia cautelare a carico di 31 persone accusate, a vario titolo, di associazione mafiosa, riciclaggio, auto riciclaggio, trasferimento fraudolento di valori aggravato dal metodo mafioso, concorrenza sleale aggravata dal metodo mafioso, associazione per delinquere finalizzata alla raccolta abusiva di scommesse ed alla truffa ai danni dello Stato, stupefacenti e altro.

Dalle indagini, è emerso un vero e proprio contratto tra Cosa Nostra palermitana e Benedetto Bacchi, imprenditore del settore dei giochi e delle scommesse, che era riuscito, con l'appoggio delle famiglie mafiose, a monopolizzare il settore e realizzare una rete di agenzie di scommesse abusive, più di settecento in tutta Italia, capaci di generare profitti quantificati nell'ordine di oltre un milione di euro mensili. Parte di queste somme, tra i 300 e gli 800mila euro l'anno, veniva poi distribuita all'organizzazione mafiosa. Tra gli arrestati, spicca il nome di Francesco Nania, socio occulto di Bacchi e capo della famiglia mafiosa di Partinico, che, grazie alla complicità di Michele De Vivo, insospettabile commercialista campano che fungeva da prestanome, era anche riuscito a creare un fiorente mercato di import-export di prodotti alimentari con gli Stati Uniti.

E' stata in parte ricostruita la mappa degli spostamenti degli enormi flussi di denaro provenienti dal gioco illecito e posti sotto sequestro beni immobili, società e conti correnti bancari di pertinenza del citato imprenditore e di diversi altri soggetti che lo avevano coadiuvato nell'opera di riciclaggio, per il valore di diversi milioni di euro.

Sono state chiuse e sequestrate più di 40 agenzie di scommesse operanti in tutto il territorio nazionale con il marchio di proprietà di Bacchi. Tra gli arrestati, oltre a persone legate a Cosa Nostra, con ruoli apicali, anche insospettabili professionisti funzionali agli interessi criminali di Bacchi. Alcuni indagati rispondono di associazione per delinquere finalizzata alla produzione ed al traffico di stupefacenti: 16 si trovano in carcere, 7 ai domiciliari e 8 tra divieto di dimora e obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria. Nel provvedimento figurano anche altri 29 soggetti indagati per associazione per delinquere finalizzata all´esercizio abusivo delle scommesse sportive ed alla truffa ai danni dello Stato. 

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