Il ricordo del giornalista a un anno dalla morte del regista, drammaturgo e Nobel per la Letteratura

"Ogni sera 400 compagnie nel mondo mettono in scena le pièce di Dario Fo". È Gianni Minà a dirlo, intervistato al telefono da LaPresse, riflettendo su perché e come si possa ricordare Dario Fo a un anno dalla sua morte, nella serata in cui il figlio Jacopo Fo e Carlo Petrini lo hanno commemorato a un evento al teatro Carignano di Torino.

Torino, città di avanguardie. Cosa legava Fo a questa città? "Proprio perché Torino era città produttrice di movimenti di avanguardia, nell'arte come nella cultura, nella musica e nella società, ha saputo accogliere l'opera di Dario Fo con la sua capacità di rompere gli schemi", risponde Minà che una ventina di anni fa nel suo talk show 'Storie' fece raccontare a Dario Fo e a Franca Rame la loro di 'storia'.

E alla domanda su cosa, di quanto accaduto in quest'anno trascorso dalla scomparsa di Fo, avrebbe fatto indignare il premio Nobel, Minà risponde senza esitare: "Le bugie che la politica dice continuamente su tutto lo avrebbero indignato".
 

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