Roma, 22 dic. (LaPresse) – La guardia di finanza sta eseguendo perquisizioni nella sede di Civitavecchia di Banca Etruria, uno dei quattro istituti di credito coinvolti nel crac banche. Il nucleo di polizia valutaria ha avuto la delega dalla procura di approfondire gli aspetti finanziari delle obbligazioni subordinate sottoscritte da Luigino D’Angelo, il pensionato che si è tolto la vita lo scorso 28 novembre dopo aver perso i propri risparmi investiti in Banca Etruria.

I militari delle Fiamme Gialle stanno acquisendo carte e documentazione utile nell’ambito dell’indagine aperta lo scorso 10 dicembre dal Pm Alessandra D’Amore che procede per istigazione al suicidio in relazione alla morte del pensionato.

D’Angelo aveva acquistato i titoli subordinati di Banca Etruria all’inizio del 2013, investendo gran parte dei suoi risparmi, ossia circa 110 mila euro. L’uomo non era riuscito ad ottenere la restituzione del denaro e, saputo di aver perso tutto, il 28 novembre scorso si è appunto tolto la vita lasciando una mail di addio alla moglie: “Chiedo scusa a tutti per il mio gesto – scrisse – non è per i soldi, ma per lo smacco subito”.

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