Milano, 9 dic. (LaPresse) – Spunta un nuovo testimone nelle indagini sulla scomparsa di Guerrina Piscaglia, sparita da Cà Raffaello (Arezzo) l’1 maggio 2014. Il teste avrebbe visto un uomo di colore viaggiare in auto tra le 13.30 e le 15 insieme ad una donna più avanti con gli anni, con i capelli neri e dalla carnagione chiara. I due erano a bordo di un’auto scura su un ponte a pochi chilometri dal paesino dove abitava la donna. Il testimone ha raccontato tutto agli inquirenti nell’aprile 2015, a un anno della scomparsa, secondo quanto riferisce ‘La vita in diretta, in onda su Rai 1. Questa versione coinciderebbe con quanto raccontato da Padre Gratien Alabi, accusato della morte della donna e in carcere in attesa del processo, che si aprirà il 18 dicembre davanti al tribunale di Arezzo.

Il sacerdote ha sempre raccontato che quel giorno doveva celebrare un funerale, mentre Guerrina Piscaglia si sarebbe allontanata con un uomo più giovane di nazionalità marocchina. Il testimone è stato già ascoltato dai carabinieri e dai pm di Arezzo, titolari delle indagini, che tuttavia non hanno ritenuto attendibile questa pista. Nel frattempo, i legali del religioso hanno chiesto che possa andare agli arresti domiciliari in convento, in attesa che gli venga trovato un braccialetto elettronico disponibile, come ha disposto il Tribunale del riesame.

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