Milano, 10 nov. (LaPresse) – I carabinieri di Milano hanno sgominato rete criminale con base a Napoli specializzata in furti in trasferta. Gli arresti sono iniziati alle prime ore dell’alba. Decine le ordinanze di custodia cautelare in carcere emesse dal gip del tribunale di Monza contro la struttura organizzata con base a Napoli. Il gruppo è responsabile di alcune dozzine di furti e rapine sull’intero territorio nazionale, dozzine delle quali al Nord Italia: Lombardia, Piemonte, oltre che Basso Lazio, Campania, Puglia e Calabria.

26 ARRESTATI-. Sono 26 le persone arrestate nel corso della mattinata per furto e rapina. Il blitz delle forze dell’ordine è scattato nel cuore della notte. L’indagine sui ‘pendolari della rapina’, così soprannominati dai militari dell’Arma poiché la loro base era Napoli ma agivano prevalentemente in trasferta, è stata condotta dai carabinieri del comando provinciale di Milano e i colleghi partenopei. “Una struttura criminale agguerrita”, si legge in una nota diffusa dall’Arma del capoluogo lombardo, “che agiva sull’intero territorio nazionale”.

LA BANDA DEL BUCO-. Una vera e propria ‘banda del buco’: così è stata definita dai carabinieri di Monza. Sfruttavano l’effetto a sorpresa creando un foro nel muro esterno dello stabile identificato, soprattutto nel fine settimana, in cui banche e uffici postali sono chiusi, per poi fare irruzione e svuotare le casseforti. La refurtiva stimata per i 26 furti accertati è di 250mila euro: denaro che non veniva reinvestito in altre attività illecite, ma serviva per la sussistenza delle famiglie degli arrestati. L’indagine è iniziata a febbraio 2015 e si è conclusa ad agosto. Gli arrestati sono tutti pluripregiudicati: 19 di loro si trovano ora nel carcere di Poggio Reale (Napoli), gli altri 7 ai domiciliari. Un gruppo eterogeneo, con età che varia dai 50 ai 25 anni. Tre di loro, con precedenti, sono ancora ricercati: due sono destinati al carcere, uno ai domiciliari.

L’attività dei militari dell’Arma, attualmente in corso, si è svolta a Napoli nei quartieri Barra e San Giovanni Tenucci. L’indagine ha riguardato tutto lo Stivale, in particolare la provincia di Monza e Brianza: l’attività investigativa nasce infatti nel Nord Italia, da un colpo messo in atto il 27 febbraio 2015 nell’ufficio postale di Cesano Maderno. Una rapina da 40mila euro con sequestro di persona, ma che, spiegano i carabinieri di Monza, potrebbe non essere imputabile alla banda. In quell’occasione, grazie a una telefonata anonima, si è scoperto che i colpi venivano effettuati con cadenza pressoché giornaliera, a distanza di un giorno o poco più l’uno dall’altro.

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